Il luminoso esempio di vita di Chiara Lubich susciti rinnovati propositi di fedeltà a Cristo. E’ quanto auspica Papa Francesco nel messaggio, a firma del cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, inviato in occasione dell’apertura della causa di beatificazione e di canonizzazione della fondatrice del Movimento dei Focolari. La celebrazione, tenutasi nella cattedrale di Frascati, è stata presieduta il 28 gennaio 2015 dal vescovo della cittadina laziale, Mons. Raffaello Martinelli.
Nel suo messaggio Papa Francesco esorta a far conoscere al popolo di Dio la vita e le opere di Chiara Lubich, che accogliendo l’invito del Signore, ha acceso per la Chiesa una nuova luce sul cammino verso l’unità.
Durante la celebrazione il vescovo Raffaello Martinelli ha affermato che il tribunale ecclesiastico è chiamato a vagliare le opere, le virtù e gli scritti di Chiara Lubich. E il popolo di Dio – ha aggiunto – è esortato a dare un contributo nella preghiera ma anche nella testimonianza. La cerimonia, tenutasi nella cattedrale di Frascati, è stata scandita da varie fasi, tra cui la lettura del Decreto di introduzione della Causa, l’insediamento del tribunale nominato dal vescovo, poi i giuramenti dei membri del tribunale. La diocesi di Frascati è il territorio nel quale si trova il Centro Internazionale del Movimento dei Focolari, nei pressi del quale Chiara Lubich è vissuta gran parte della sua vita ed è morta il 14 marzo del 2008.
Maria Voce, presidente del Movimento dei Focolari, ha auspicato che con l’eventuale riconoscimento delle virtù eroiche di Chiara Lubich, l’umanità e la storia possano conoscere nuovi sviluppi di pace e di fraternità universale.
Gesù abbandonato è la tenebra, la malinconia, il contrasto, figura di tutto ciò che è strano, indefinibile, che sa di mostruoso perché è un Dio che grida aiuto! … E’ il non senso. E il sole, il derelitto …..appare inutile, scarnato, scioccato…
Ogni nostro dolore deve apparire un volto di Gesù abbandonato da amare e volere per essere con Lui, come Lui, ………….l’esperienza fatta è che Dio, solo amore, non si lascia vincere in generosità e muta, per un’alchimia divina, il dolore in amore. DA IL LIBRO DI CHIARA LUBICH “ IL GRIDO”.