famiglia-big-207/10/2014  Lo hanno detto i padri sinodali durante la terza congregazione generale che si è svolta stamattina, con 32 intervenuti. Alle coppie in difficoltà, rende noto una sintesi diffusa dalla Sala stampa vaticana, «la Chiesa deve presentare non un giudizio, ma una verità, con uno sguardo di comprensione».
 
L’Eucaristia «non è il sacramento dei perfetti, ma di coloro che sono in cammino». Lo hanno detto i padri sinodali, secondo quanto riporta una sintesi diffusa dalla Sala stampa vaticana. Stamane s’è svolta la terza Congregazione generale; 32 gli interventi  effettuati. La Chiesa, in materia di famiglia,10535675_10203523540823218_3106857886757022151_o «deve offrire il suo insegnamento in maniera più incisiva, presentando la dottrina non come un elenco di divieti, ma facendosi vicina ai fedeli, così come faceva Gesù», è stato detto oggi in Aula: «I cattolici vanno sì protetti, ma anche preparati meglio». In questo modo, «agendo con empatia e tenerezza, sarà possibile ridurre il divario tra la dottrina e la prassi, tra gli insegnamenti della Chiesa e la vita quotidiana delle famiglie». 
 
famiglie «Perché ciò che occorre – è l’orientamento condiviso dai padri – non è una scelta tra la dottrina e la misericordia, ma l’avvio di una pastorale illuminata, per incoraggiare soprattutto le famiglie in difficoltà, che spesso avvertono un senso di non appartenenza alla Chiesa». E proprio sulle coppie in difficoltà, i divorziati risposati, è tornato a riflettere il dibattito odierno: a loro, si è detto, «la Chiesa deve presentare non un giudizio, ma una verità, con uno sguardo di comprensione, perché la gente segue la verità e segue la Chiesa se essa dice la verità». 
 
«La medicina della misericordia dona accoglienza, cura e sostegno», hanno assicurato in aula: «Anche perché le famiglie sofferenti non cercano soluzioni pastorali rapide, non vogliono essere una mera cifra statistica, ma sentono il bisogno di essere ispirate, di sentirsi accolte e amate. Deve essere lasciato più spazio alla logica sacramentale, piuttosto che a quella giuridica».