EPIFANIA EX ORIENTE LUX.

Leggiamo un brano tratto dal Vangelo secondo Matteo , riferito alla giornata dell’Epifania :

10923238_781452448600381_4642463052887036041_n<< … Essi ( i Magi ) partirono. Ed ecco la stella , che avevano visto spuntare , li precedeva, finchè giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa , videro il bambino con Maria, sua madre; si prostrarono e lo adorarono...>>.

Un’icona bizantina , rappresenta la Madonna con il bambinello Gesù. La Chiesa orientale considera le icone elemento indispensabile del culto ; ed ognuna di esse si riferisce a un preciso momento dell’anno liturgico .

Ora la festa del Natale ( che per le Chiese orientali che ancora seguono il calendario giuliano cade proprio il 7 Gennaio ) in Oriente, per gran parte dei fedeli , riveste un’importanza fondamentale ed è sicuramente più sentita che da noi in Occidente, dove purtroppo lo spirito del Natale è per lo più seppellito sotto uno sfrenato consumismo festaiolo. ( Nb: il mio è un discorso generale, in quanto anche nei nostri paesi c’è chi ancora è capace di cogliere il miracolo della nascita , che si rinnova ogni Natale ).

Ricordo che le icone non sono semplici ritratti, raffigurazioni di Cristo, della Vergine o dei santi ; ma hanno un preciso significato teologico: per gli ortodossi e i cristiani copti il mistero della storia della salvezza e di Dio che si incarna si rivela non solo attraverso la Parola, il Libro, ma anche attraverso l’ icona, che pertanto non è solo un’opera d’arte, ma ha un valore teologico preciso , riferentesi a quanto è dipinto sull’icona ( fra l’altro secondo regole che si tramandano da millenni; ed inoltre nell’oriente cristiano si venerano anche gli “ Acheropìti “ , ossia immagini del volto di Cristo non dovute a mano umana : i vari artisti nei secoli si sono limitati a “copiare “ il volto lasciato da Cristo stesso su un telo od altro supporto. ). Possiamo dire che le icone sono impronte di Dio nella storia.