4.IV.1937. Domenica in Albis, cioè Festa della Misericordia. La mattina, dopo la santa Comunione, la mia anima è stata immersa nella divinità. Sono stata unita alle Tre Persone Divine in questo modo: dato che ero unita a Gesù, per questo contemporaneamente ero unita al Padre ed allo Spirito Santo. La mia anima è stata sommersa da una gioia inconcepibile ed il Signore mi ha fatto conoscere tutto il mare e l’abisso della Sua insondabile Misericordia. Oh, se le anime volessero comprendere quanto Dio le ama! Tutti i paragoni, anche i più teneri ed i più forti, sono soltanto un’ombra sbiadita a confronto della realtà. Quando ero unita al Signore, ho conosciuto quanto sono numerose le anime che adorano la Misericordia di Dio. Quando sono andata all’adorazione, ho udito queste parole: «Mia diletta figlia, scrivi queste parole, che oggi il Mio Cuore ha riposato in questo convento. Parla al mondo della Mia Misericordia, del Mio amore. Le fiamme della Misericordia Mi bruciano, desidero riversarle sulle anime degli uomini. Oh, che dolore Mi procurano quando non vogliono accettarle! Figlia Mia, fa’ quanto è in tuo potere per la diffusione del culto della Mia Misericordia, Io completerò quello che ti manca. Dì all’umanità sofferente che si stringa al Mio Cuore misericordioso e Io li [sic!] colmerò di pace. Figlia Mia, di che sono l’amore e la Misericordia in persona. Quando un’anima si avvicina a Me con fiducia, la riempio di una tale quantità di grazia, che essa non può contenerla in sé e la irradia sulle altre anime. Le anime che diffondono il culto della Mia Misericordia, le proteggo per tutta la vita, come una tenera madre protegge il suo bimbo ancora lattante e nell’ora della morte non sarò per loro Giudice, ma Salvatore misericordioso. In quell’ultima ora, l’anima non ha nulla in sua difesa, all’infuori della Mia Misericordia. Felice l’anima che durante la vita si è immersa nella sorgente della Misericordia, poiché la giustizia non la raggiungerà. Scrivi: tutto ciò che esiste è racchiuso nelle viscere della Mia Misericordia più profondamente di un bimbo nel grembo materno. Quanto dolorosamente mi ferisce la diffidenza verso la Mia bontà! I peccati di sfiducia sono quelli che mi feriscono nella maniera più dolorosa». La Madre Maestra, durante la santa Messa, ha suonato un canto stupendo sulla divina Misericordia. Ho subito pregato il Signore perché le faccia conoscere più a fondo l’abisso di questa insondabile Misericordia.
Quando mi sono accomiatata dal Signore, prima di andare a riposare, ho udito queste parole:«Vittima cara al Mio Cuore, per te benedico la terra».
Oh, quanto è grande la Tua Maestà! Gesù, quale è il motivo per cui nascondi la Tua Maestà, hai abbandonato il trono del cielo e dimori in mezzo a noi? Il Signore mi rispose: « Figlia Mia, l’amore Mi ha condotto qui e l’amore Mi trattiene. Figlia Mia, se sapessi che grande merito e ricompensa ha un atto di puro amore verso di Me, moriresti dalla gioia. Lo dico affinché ti unisca continuamente a Me per mezzo dell’amore, poiché questo è lo scopo della vita della tua anima; questo atto consiste in un atto di volontà. Sappi che un’anima pura è umile; quando ti umilii e ti annienti davanti alla Mia Maestà, allora t’inseguo con le Mie grazie, faccio uso della Mia onnipotenza per innalzarti ».
«Si, figlia Mia, qualunque cosa fai al prossimo, la fai a Me».
L’amore di Dio ha inondato la mia anima e mi ha fatto comprendere che tutto dipende dalla Sua volontà e mi ha detto queste parole: «Desidero concedere la remissione totale, alle anime che si accostano alla confessione ed alla santa Comunione nel giorno della festa della Mia Misericordia ». E mi ha detto: «Figlia Mia, non aver paura di nulla, Io sono sempre con te, anche se ti sembra che Io non ci sia; ed il tuo abbassarti Mi attira dal Mio alto trono ad unirMi strettamente a te».
Oggi ho udito una voce nell’anima: «Oh, se i peccatori conoscessero la Mia Misericordia, non ne perirebbe un così gran numero! Dì alle anime peccatrici che non abbiano paura di avvicinarsi a Me; parla loro della Mia grande Misericordia». Il Signore mi ha detto: «La perdita di ogni anima M’immerge in una tristezza mortale. Mi consoli sempre, quando preghi per i peccatori. La preghiera che Mi è più gradita è la preghiera per la conversione dei peccatori. Sappi, figlia Mia, che questa preghiera viene sempre esaudita».
Mentre recitavo la coroncina sentii improvvisamente una voce: «Oh! che grandi grazie concederò alle anime che reciteranno questa coroncina: le viscere della Mia Misericordia s’inteneriscono per coloro che recitano la coroncina. Scrivi queste parole, figlia Mia, parla al mondo della Mia Misericordia. Che conosca tutta l’umanità la Mia insondabile Misericordia. Questo è un segno per gli ultimi tempi, dopo i quali arriverà il giorno della giustizia. Fintanto che c’è tempo ricorrano alla sorgente della Mia Misericordia, approfittino del Sangue e Acqua scaturiti per loro». O anime umane, dove troverete riparo nel giorno dell’ira di Dio? Accorrete ora alla sorgente della Misericordia di Dio. Oh, che gran numero di anime vedo! Vedo che hanno adorato la Misericordia di Dio e canteranno nell’eternità l’inno della gloria.
Ed il Signore mi disse: «Figlia Mia, Mi è gradito il discorso del tuo cuore e con la recita della coroncina avvicini a Me il genere umano». Dopo queste parole mi trovai sola, ma la presenza di Dio è sempre nella mia anima.
O mio Gesù, anche quando verrò da Te e Tu mi colmerai di Te stesso e sarà per me la pienezza della felicità, non dimenticherò il genere umano. Desidero sollevare un lembo di cielo, affinché la terra non dubiti della Misericordia di Dio. Il mio riposo sta nel divulgare la Tua Misericordia. L’anima rende la più grande gloria al proprio Creatore quando si rivolge con fiducia alla divina Misericordia.
Ad un tratto ho udito una voce nell’anima:«Ecco! Sono parole per te. Fa’ tutto ciò che è in tuo potere nell’opera della Mia Misericordia. Desidero che alla Mia Misericordia venga reso culto. Dò all’umanità l’ultima tavola di salvezza, cioè il rifugio nella Mia Misericordia. Il Mio Cuore gioisce per questa festa». Dopo queste parole ho capito che nulla può liberarmi da questo impegno che vuole da me il Signore.
(Pensieri tratti dal Diario di S. Faustina Kowalska )