Evidentemente ogni epoca e ogni religione ha i suoi santi. Così oggi, nel tempo della “religione umanitaria”, abbiamo assistito alla “beatificazione”, celebrata dai media di tutto il mondo, di Prince, la famosa pop star che ci ha appena lasciati. Con tutto il rispetto dovuto alla morte di ogni essere umano, in questa occasione desidero andare contro corrente ed essere politicamente scorretto.
Scusate, ma rimango stupito quando vedo il delirio di folle di giovani osannanti di fronte a persone che per loro diventano modelli da imitare e da invidiare. Come mai, mi chiedo, nonostante questo enorme successo, che dovrebbe essere fonte di gioia e appagamento, uno poi finisce la sua vita da solo per un’overdose di droga? Se lo chiederanno forse i milioni di fan che lo hanno seguito e ammirato? Come mai tante persone si lasciano sedurre da cantanti che affermavano di volere “una vita spericolata”. Ci siamo mai chiesti il significato di certe canzoni di altri idolatrati gruppi, altrettanto dediti alla droga? Se penso che il testo di una famosa canzone dei Beatles, Imagine, è stata eseguita in due occasioni dopo le stragi di Parigi e Bruxelles, dico subito che siamo di fronte alla liturgia di questa nuova “religione planetaria”. Ma si tratta di una religione ingannatrice e assassina. Ecco la traduzione del testo: “Immagina che non ci sia il Paradiso/ è facile se ci credi,/ Immagina che non ci sia l’inferno sotto di noi./ Su di noi solo il cielo./ Immagina che tutta la gente/ viva solo per l’oggi/. Immagina che non ci siano più nazioni/. Non è difficile da realizzare!/ Nulla per cui uccidere o morire/ e anche che non ci siano più religioni/. Immagina che tutta la gente/ viva la sua vita in pace”. Pensiamo davvero che questa religione ci porti la pace?
Scusate, forse ai sostenitori di questa religione sembrerò il solito retrogrado, ma io preferisco di gran lunga Santa Teresa di Calcutta, San Giovanni Paolo II, San Giovanni Bosco, San Pio da Pietralcina, e l’innumerevole schiera di santi e martiri che hanno illuminato con le loro opere di carità i 2000 anni che ci separano dalla Morte e risurrezione di Cristo!
Il martire non è colui che si toglie la vita e la toglie agli altri in un attacco kamikaze, ma colui che è disposto a dare la sua vita per i propri amici e persino nemici. Ma oggi, nell’impazzimento generale della ragione, di tante coscienze e di tanti cuori, sembrano saltati i parametri del bello, del giusto e del bene, e persino ogni capacità critica.
Oggi si è celebrata mediaticamente anche la storica adesione di molti paesi ai progetti volti a scongiurare il surriscaldamento della Terra. Beh, guardando a questi progetti solamente umani, mi viene da pensare che ha ragione Ettore Gotti Tedeschi, quando, nel suo ultimo libro: “Un mestiere del diavolo”, dice – con l’umorismo tipico di chi sa chi sia il Salvatore – che forse “il surriscaldamento dell’atmosfera terrestre potrebbe essere causato dalle troppe anime che vanno all’inferno”.
(Claudio Forti )