Guardando all’ingarbugliato scenario socio-politico nazionale e internazionale mi vengono in mente le parole del profeta Isaia: “Il mondo che camminava nelle tenebre, vide una grande luce”… A chi si riferiva Isaia, se non al Salvatore, al Messia, Gesù Cristo? Ma questo nostro mondo occidentale, orgoglioso delle sue “democrazie relativiste”; questo mondo dei desideri che diventano “diritti”, anche se poi alcuni di essi si trasformano in delitti legalizzati; questo mondo che sta perdendo la bussola nella sua incapacità di riconoscere e sostenere la famiglia naturale, per imporci ciò che famiglia non è; questo mondo preoccupato per l’inquinamento e manipolazione della natura e poi pretende di fabbricare artificialmente l’uomo, come può trovare la via della pace, della concordia e del bene comune?
A che cosa servono le pur legittime ed encomiabili manifestazioni per la pace – scioccati come siamo nel vedere le orribili immagini delle guerre attuali – se non siamo capaci di “vedere” le laceranti contraddizioni delle nostre supponenti e orgogliose democrazie malate, che uccidono i loro figli a milioni con l’aborto di stato?
Siamo di fronte al muro di gomma di un mondo refrattario alla Verità! Non mi riferisco alla verità di Dio – visto che l’immagine che di Esso hanno le tre religioni monoteiste è molto diversa -, mi accontenterei della verità che ci viene dall’osservazione della realtà! Solo che si ha l’impressione di essere di fronte a “ciechi” (le elite politiche e culturali occidentali), che, con questo loro limite “visivo”, pensano di guidare i loro popoli verso il “progresso”. Se la storia fosse davvero maestra di vita – a che cosa serve altrimenti il ricordo dei cento anni dall’esplosione della Prima Guerra mondiale – se non siamo capaci di ammettere che anche quel conflitto fu voluto da elite politiche e culturali altrettanto accecate da furori ideologici e nazionalistici? Dovremmo finalmente renderci conto che le ideologie sono delle “religioni impazzite” che portano i popoli ai disastri sociali e alla guerra! Se non ci rendiamo conto di quanta ragione aveva Gilbert Chesterton quando, 100 anni fa, diceva che verranno tempi in cui “spade verranno sfoderate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate”, che è come dire che “due più due fa quattro”, allora vuol dire che abbiamo bisogno di un santo collirio per i nostri occhi malati, o di una cura speciale perché il nostro cuore torni a vedere la realtà. Purtroppo gli uomini continuano a crocifiggere la Verità per correre dietro ai moderni demagoghi, che dicono di offrire libertà, ma invece aprono le porte a nuove schiavitù.Chi ha fede preghi affinché i responsabili dei popoli recuperino la ragione! Si, perché il sonno della ragione genera mostri!
Claudio Forti