L’ARMA della SALVEZZA: il S. ROSARIO, PROFUMO e GAUDIO della FEDE

“Ve lo lascio questo dono, questa sera. Vi lascio l’arma della vostra salvezza: il Santo Rosario. “Ave Maria, piena di grazia; ave Maria, piena di grazia; ave Maria, piena di grazia… Come il respiro si succede l’uno all’altro, e se per tre minuti l’ALTRO SOSPIRO non arriva, quello è il MIO ULTIMO, perché arriva la morte, così è l’Ave Maria. Ave, Maria, Ave Maria, fino alla fine della vita, fino in paradiso e l’ETERNITA’.

Chi è stato quello stolto che ha detto che è sciocco il ripetere queste parole? Ma alla persona che noi amiamo, alla nipotina che stringiamo al cuore, non diciamo: AMORE MIO, amore mio, amore mio? Senza FINE ripetiamo la stessa parola: Ave Maria, Ave Maria, Ave Maria…

Questo Rosario che contiene il PROFUMO della FEDE, il GAUDIO della fede, il DOLORE della nostra speranza, la GLORIA del nostro innamorato AMORE. Oh, ROSARIO di Maria Benedetta, VIENI nelle nostre mani e fa che quel giorno in cui CELEBRERO’ l’ultima MIA MESSA nel LETTINO BIANCO della MIA MORTE – e sarà la mia PRIMA messa, perché io non sono sacerdote -, tu, o ROSARIO della Madonna, messo dalle persone amate FRA le mie MANI congiunte per SEMPRE, sarà la “CATENA dolce che ci lega al CIELO”, come diceva Bartolo Longo.

(Parte della conferenza tenuta a Prato dal prof ENRICO MEDI l’11 febbraio 1970 intitolata “Questa è la nostra fede”. )