In questi dolorosi giorni della nostra storia quando oltre al sorriso nascosto e agli occhi che solo possono dialogare, talora accade che non si riesca ad abbracciare il Cristo SCHIVANDO la CROCE.

“Il nostro cuore – scrive Chiara Bertoglio,- ha sete di bellezza, di gioia, di serenità, di amicizia e di allegria; la Croce è dura e sporca, ruvida e grezza. Sei TU, o “Bellezza antica e sempre nuova”, che ci fai innamorati della LUCE; ma sei anche TU che ti trascini con due tronchi tristi sulle spalle.

Donaci di non fuggire dal tuo abbraccio quando si frammischia all’abbraccio della Croce; donaci di non distogliere lo sguardo dalla tua bellezza sfolgorante quando solo vediamo l’ORRORE e il DISGUSTO; donaci di porre i nostri calzari nelle tue impronte, dovunque sei!”

L’ODIO nei cuori che la Vergine Maria ha predetto da tempo ha portato un’esperienza di buio, di tenebra, di dolore umano. Questi pensieri datati ma che sono sempre attuali di Don Tonino Bello, confortano e asciugano le lacrime nascoste nell’anima e nel cuore.

“La nostra esistenza non è inutile. Il nostro DOLORE alimenta l’economia sommersa della grazia. Sì, ci sarà da qualche parte un immenso deposito della grazia. La nostra sofferenza alimenta, rigonfia l’otre della grazia perché poi si riversi sul mondo in un empito di AMORE.

E capiremo che il nostro MARTIRIO non è stato un ASSURDO, una CRUDELTA’ di Dio, una sua ingerenza nella nostra storia disturbata dal dolore. Invece il nostro martirio, la nostra sofferenza ha alimentato il fiume della REDENZIONE raggiungendo i più remoti angoli della terra. Il nostro dolore è come un rigagnolo che va ad ingrossare il fiume del SANGUE di CRISTO. Il Calvario non è soltanto la fontana dell’AMORE, ma anche la sorgente della SPERANZA.

La sofferenza tiene spiritualmente in piedi il mondo. Nella stessa misura in cui la Passione di Gesù SORREGGE il cammino dell’universo verso il traguardo del PARADISO. Bellissimo, stasera, sentircelo al centro del CUORE, Gesù.

LUI confitto su un versante della croce e noi confitti, sull’ ALTRO versante della CROCE, sul retro.

Gesù comunque è in MEZZO a noi. È toccabile! E quando abbiamo bisogno di lui non è necessario URLARE: basta chiamarlo, perché sta appena DIETRO della NOSTRA CROCE, di noi. Gesù è il nostro AMORE. È L’AMORE delle nostre attese.

È LUI che si mette accanto a noi e ci dice che ci AMA e che ci vuole bene.

Da una parte c’è LUI. E dall’altra c’è LEI, Maria, la nostra dolcissima MADRE, la Regina degli infermi. Salus infirmorum: colei che viene incontro e mette la MANO sulla fronte dei suoi figli febbricitanti e percepisce subito la temperatura senza aver bisogno di termometri.

E non ha bisogno di chiedere per sapere del nostro stato di salute, perché lei lo afferra a VOLO guardandoci negli occhi.