Lourdes – Il messaggio della Vergine oggi.   (Cardinale Ivan Dias )

10333316_10152453536938449_9045822265451597074_o“Conosciamo bene la storia di queste apparizioni. La Madonna è scesa dal Cielo come una madre molto preoccupata per i suoi figli e ragazze che vivevano nel peccato, lontano dal suo Figlio Gesù. È apparsa alla Grotta di Massabielle che all’epoca era una palude dove pascolavano i maiali, e è precisamente là che ha voluto fare alzare un santuario, per indicare che la grazia e la misericordia di Dio devono superare sulla miserabile palude i peccati umani. Nel luogo vicino alle apparizioni, la Vergine ha fatto sgorgare una sorgente di acqua abbondante e pura, che i pellegrini bevono e portano nel mondo intero con tanta devozione, significando il desiderio di nostra Madre affettuosa di fare spargere il suo amore ed il saluto di suo Figlio fino all’estremità della terra. Infine, da questa Grotta benedetta la Vergine Maria ha lanciato una chiamata pressante a tutti per pregare e fare penitenza per ottenere la conversione dei poveri peccatori.

Ci si può chiedere: quale significato può avere il messaggio della Vergine di Lourdes per noi oggi? Io desidero localizzare queste apparizioni nel più largo contesto della lotta permanente e feroce esistente tra le forze del bene e del male fin dal principio della storia dell’umanità, nel Giardino del Paradiso, e che continuerà fino alla fine dei tempi. Le apparizioni di Lourdes sono, difatti, tra le prime della lunga catena di apparizioni della Madonna che hanno avuto inizio 28 anni prima, nel 1830, a Rue du Bac, a Parigi, annunciando l’entrata decisiva della Vergine Maria nel cuore delle ostilità tra lei ed il demonio, come è descritto nella Bibbia, nei libri della Genesi e dell’apocalisse. La Medaglia, detta miracolosa, che la Vergine fece incidere in questa circostanza la rappresentava con le braccia aperte da dove uscivano dei raggi luminosi, significando le grazie che distribuiva al mondo intero. I suoi piedi si posavano sul globo terrestre e schiacciavano la testa del serpente, il diavolo, indicando la vittoria che la Vergine portava sul mentitore e sulle forze del male. Intorno all’immagine si leggeva l’invocazione: “Oh Maria, concepita senza peccato, prega per noi che ricorriamo a te”. È da notare che questa grande verità della concezione immacolata di Maria sia stata affermata qui 24 anni prima che il Papa Pio IX l’abbia definita come dogma di fede (1854): quattro anni più tardi qui a Lourdes, Nostra Signora ha voluto lei stessa rivelare a Bernadette che era l’immacolata Concezione.

10462427_10152564679253449_8722530250359816436_oDopo le apparizioni di Lourdes, la Madonna non ha smesso di manifestare nel mondo intero le sue vive preoccupazioni materne per la sorte dell’umanità nelle sue diverse apparizioni. Dovunque, ha chiesto preghiere e penitenza per la conversione dei peccatori, perché prevedeva la rovina spirituale di certi paesi, le sofferenze che il Santo Padre avrebbe subito, l’indebolimento generale della fede cristiana, le difficoltà della chiesa, la venuta dell’anticristo ed i suoi tentativi per sostituire Dio nella vita degli uomini: tentativi che, malgrado i loro successi splendenti, sarebbero destinate tuttavia all’insuccesso.

A Lourdes, come dovunque nel mondo, la Vergine Maria sta tessendo un’immensa rete nei suoi figli e figlie spirituali per lanciare una forte offensiva contro le forze del Maligno nel mondo intero, per chiuderlo e preparare così la vittoria finale del suo divino Figlio, Gesù Cristo.

La Vergine Maria oggi ci invita ancora una volta a fare parte della sua legione di combattimento contro le forze del male. Come segno della nostra partecipazione alla sua offensiva, Ella chiede fra l’altro la conversione del cuore, una grande devozione alla Santa Eucaristia, la recita quotidiana della corona, la preghiera senza tregua e senza ipocrisia, l’accettazione delle sofferenze per la salvezza del mondo. Queste potrebbero sembrare delle piccole cose, ma sono potenti nelle mani di Dio al quale niente è impossibile. Come il giovane Davide che, con una piccola pietra ed una fronda, ha abbattuto il gigante Golia venuto al suo incontro armato di una spada, di una lancia e di un giavellotto, cf. 1 Sam 17, 4-51, anche noi, coi piccoli grani della nostra corona, potremo affrontare eroicamente gli assalti del nostro avversario temibile e vincerlo.

10482395_10152579409738449_412548692504221441_oLa lotta tra Dio ed il suo nemico è sempre rabbiosa, ancora più oggi che al tempo di Bernadette, 150 anni fa. Perché il mondo si trova inghiottito terribilmente nella palude di un secolarismo che vuole creare un mondo senza Dio; di un relativismo che soffoca i valori permanenti ed immutabili del vangelo; e di un’indifferenza religiosa che resta imperturbabile di fronte ai beni superiori e alle cose che riguardano Dio e la Chiesa. Questa battaglia fa delle innumerevoli vittime nelle nostre famiglie e tra i nostri giovani. Alcuni mesi prima dell’elezione di Papa Giovanni Paolo II, 9 novembre 1976, il Cardinale Karol Wojtyla diceva: “Ci troviamo oggi di fronte al più grande combattimento che l’umanità abbia mai visto. Non penso che la comunità cristiana l’abbia compreso totalmente. Siamo oggi davanti alla lotta finale tra la Chiesa e le Anti-Chiesa, tra il Vangelo e gli Anti-Vangelo”. Una cosa è tuttavia certa: la vittoria finale appartiene a Dio e ciò si verificherà grazie a Maria, la Donna della Genesi e dell’Apocalisse che combatterà alla testa dell’esercito dei suoi figli e figlie contro le forze del nemico, di satana, e schiaccerà la testa del serpente.

Alla Grotta di Massabielle la Vergine Maria ci ha insegnato che la vera felicità si troverà unicamente in cielo. “Non vi prometto di rendervi felice in questo mondo, ma nell’altro,” ha detto a Bernadette. E la vita di Bernadette ce l’ha illustrato molto chiaramente: lei che aveva avuto il privilegio singolare di vedere la Madonna, è stata segnata profondamente dalla Croce di Gesù, fu consumata interamente dalla tubercolosi, ed è morta giovane, all’età di 35 anni.

10593132_10152594110663449_867566606031991337_nAllora ringraziamo il Signore per tutte le molte grazie corporali e spirituali che ha voluto concedere a tante centinaia di migliaia di pellegrini in questo luogo santo, e per l’intercessione di Santa Bernadette, preghiamo la Madonna perché voglia fortificarci nel combattimento spirituale di ogni giorno affinché possiamo vivere in pienezza la nostra fede cristiana mettendo in pratica le virtù che distinguevano la Vergine Maria, il Fiat, il Magnificat e lo Stabat: questo vuol dire una fede intrepida (Fiat), una gioia senza misura, (Magnificat), ed una fedeltà senza compromessi (Stabat).

Oh Maria, Nostro Signora di Lourdes, sei Benedetta tra tutte le donne, e Gesù il frutto delle tue viscere è Benedetto. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi, poveri peccatori, adesso ed nell’ora della nostra morte. Amen.”  (Discorso del Cardinale Ivan Dias a Lourdes nel 2008, in rappresentanza di Papa Benedetto XVI, per la celebrazione del 150° anniversario delle Apparizioni.)

LETTERA DI SANTA MARIA BERNADETTE SOUBIROUS.

Un giorno, recatami sulla riva del fiume Gave per raccogliere legna insieme con due fanciulle, sentii un rumore. Mi volsi verso il prato ma vidi che gli alberi non si muovevano affatto, per cui levai la testa e guardai la grotta. Vidi una Signora rivestita di vesti candide. Indossava un abito bianco ed era cinta da una fascia azzurra. Su ognuno dei piedi aveva una rosa d’oro, che era dello stesso colore della corona del rosario. A quella vista mi stropicciai gli occhi, credendo a un abbaglio. Misi le mani in grembo, dove trovai la mia corona del rosario. Volli anche farmi il segno della croce sulla fronte, ma non riuscii ad alzare la mano, che mi cadde.  Avendo quella Signora fatto il segno della croce, anch’io, pur con mano tremante, mi sforzai e finalmente vi riuscii. Cominciai al tempo stesso a recitare il rosario, mentre anche la stessa Signora faceva scorrere i grani del suo rosario senza tuttavia muovere le labbra. lourdes_bernadette_soubirous_bonheur Terminato il rosario la visione subito scomparve.  Domandai alle due fanciulle se avessero visto qualcosa, ma quelle dissero di no; anzi mi interrogarono cosa avessi da rivelare loro. Allora risposi di aver visto una Signora in bianche vesti, ma non sapevo chi fosse. Le avvertii però di non farne parola. Allora anch’esse mi esortarono a non tornare più in quel luogo, ma io mi rifiutai. Vi ritornai pertanto la domenica, sentendo di esservi interiormente chiamata. Quella Signora mi parlò soltanto la terza volta e mi chiese se volessi recarmi da lei per quindici giorni. Io le risposi di sì. Ella aggiunse che dovevo esortare i sacerdoti perché facessero costruire là una cappella; poi mi comandò di bere alla fontana. Siccome non ne vedevo alcuna, andavo verso il fiume Gave, ma ella mi fece cenno che non parlava del fiume e mi mostrò col dito una fontana. Recatami là, non trovai se non poca acqua fangosa.
Accostai la mano, ma non potei prender niente; perciò cominciai a scavare e finalmente potei attingere un po’ d’acqua; la buttai via per tre volte, alla quarta invece potei berla. La visione allora scomparve, ed io me ne tornai verso casa.    Per quindici giorni però ritornai colà e la Signora mi apparve tutti i giorni tranne un lunedì e un venerdì, dicendomi di nuovo di avvertire i sacerdoti che facessero costruire là una cappella di andare a lavarmi alla fontana e di pregare per la conversione dei peccatori.
Le domandai più volte chi fosse, ma sorrideva dolcemente. Alla fine, tenendo le braccia levate ed alzando gli occhi al cielo mi disse di essere l’Immacolata Concezione.  Nello spazio di quei quindici giorni mi svelò anche tre segreti, che mi proibì assolutamente di rivelare ad alcuno cosa che io ho fedelmente osservato fino ad oggi .
(Lettera a P. Gondrand, a. 1861; cfr. A. Ravier, Les écrits de sainte Bernadette, Paris, 1961, pp. 53-59)