L’INIZIO del mio andare a Medjugorje: primo CAPODANNO.
Tutto ebbe inizio nei primi tempi della mia partecipazione al volontariato a Radio Maria con le trasmissioni di “Musica classica “e venendo così a conoscere nella radio di Maria, la realtà delle apparizioni della Madonna a sei ragazzi a Medjugorje nella allora, ancora Jugoslavia; si era nel 1987. L’ascolto su Radio Maria di una registrazione di una apparizione notturna, straordinaria, sulla collina, vissuta e commentata da P. Livio mi aveva messo una gran voglia di andare a vivere anch’io quella esperienza di vita e la vita stessa mi fece trovare la possibilità di partire dopo pochi mesi e vivere il mio primo capodanno a Medjugorje.
Fantastico, che voglia di arrivare, gustavo tutto con grande avidità e l’esperienza vissuta, anche con tanta curiosità, mi avrebbe segnato per sempre nel più profondo dell’anima e del cuore. Sono tornata in Italia con una gran voglia di ritornare in quel luogo, ancora, presto, e l’occasione arrivò puntuale più e più volte durante le annate successive; ora penso che nulla capita per caso, ne sono altamente convinta che il caso non esiste, ma esiste solo una volontà d’amore del Padre Celeste.
Da allora il mio grazie al cielo è interminabile perché la mia vita è cambiata, rovesciata come si suole dire, come un calzino, ribaltata sottosopra e altamente pericolosa per chi vicino a me non capiva questo mutamento, tanto che io stessa, non ero in grado di capirlo e di spiegarlo, ma solo di gioire e rallegrarmi nell’anima! E pensare che già ero catechista nella mia parrocchia da ben 12 anni!!!! E che brava che ero a livello didattico!!! Ma il cuore, il cuore NON c’era!! Mancava la cosa più importante, il cuore!! Già a livello biblico è nel cuore che Dio esiste. Povera me, come il tempo è medicina e sapienza e come è utile, ringraziando il cielo, avere la possibilità di viverlo!
Così dopo la prima volta, tante esperienze sempre diverse, sempre profonde, sempre uniche, sempre da mozzafiato, sempre da vivere fino alla fine, sempre da non più dimenticare per il resto della vita, sempre da lodare il Signore del suo immenso AMORE infinito!
Lo capisco maggiormente ora che da lontano per cause forzate, ripenso e rivivo nella mente e nell’anima quei momenti, ringrazio il cielo, sempre, per avermici portata la prima volta che poi fu fino ad oggi e sarà fino alla fine dei miei giorni. Penso che quando mi presenterò davanti al Signore gli raccoglierò nel palmo della mano tutto il bene che ho creduto di fare, questo miracolo di conversione vera, avuta per grazia e non per meriti; [i meriti sono solo del cielo che mi ha voluto aiutare nel corso della vita], gli offrirò tutti i sacrifici morali e fisici che questo cammino ha comportato. Si perché ho imparato che per comprendere e essere sicura del positivo di un progetto e che sei sulla strada giusta, ci deve essere la purificazione della sofferenza e l’offerta, la tenacia di non abbandonare mai, nonostante i problemi. Il nemico della fede ci prova in tutti i modi a farci disdire e ci ha provato e come!!!! Ci ha provato tante e tante volte a farmi cambiare idea! e in tanti modi diversi, l’astuta e malefica serpe!
Si, perché il grande mistero dell’amore del Signore nel mio cuore non fu solo per me! Era talmente grande, impetuoso, debordante, unico, impensabile prima di questo incontro, che l’esigenza prioritaria era di far conoscere ai fratelli, questa meravigliosa possibilità di esperienza trascendentale. Così è iniziato quella missione che qualcuno ha pensato di definire me stessa, con “un animo missionario” o come “la segretaria del cielo!”. Boh, io sorrido quando ci penso! Missione dicevo, di accompagnare assieme a altri convertiti come me alla realtà di Medjugorje, chi voleva fare l’esperienza del pellegrinaggio in quella terra, coccolandoli nelle loro esigenze, amarli nei loro problemi, capirli per entrare nel loro cuore e far sì che liberandoli dai problemi materiali dei viaggi, la Madonna, vi trovasse spazio sufficiente per far sentire la Sua voce e soprattutto il Suo amore di MADRE amorevole e comprensiva. Compito importantissimo era la presenza ogni volta, del sacerdote che a livello spirituale donava la sua pazienza, il suo entusiasmo, la sua sapienza e vicinanza. Quanti santi sacerdoti devo, dobbiamo ringraziare e benedire ogni istante per la loro missione d’amore, per l’impegno nella preghiera, nella catechesi e nella Liturgia.
E qui iniziamo con alcune esperienze vissute narrate come ora la memoria e, soprattutto il cuore, me lo permettono. L’evento scatenante della mia andata a Medjugorje, come ho detto, fu l’apparizione notturna, straordinaria, sulla collina delle apparizioni, vissuta e commentata da P. Livio in diretta a Radio Maria; ora posso narrare come l’ho vissuta anch’io tante volte e in modo sempre diverso perché il cielo non è mai monotono, ma meravigliosamente diverso ogni volta.
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