MEDJUGORJE
Bisogna premettere che nel 1981 la Bosnia-Erzegovina apparteneva alla Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia, guidata da una dittatura comunista. Verso la metà di luglio 1981 un ragazzo pubblicò un articolo su un giornale di Zagabria, che racconta i fatti di Medjugorje, facendo conoscere questa storia anche all’estero e ripresa anche da altri giornali. Ciò attirò diversi pellegrini e ammalati dall’estero. La polizia, pertanto, iniziò ad irritarsi assieme alle autorità comuniste slave, tanto da decidere di chiudere la zona del Podbrdo a chiunque. Le apparizioni iniziate sul Podbrdo continuarono, nei primi tempi, nelle case dei veggenti e nella casa parrocchiale, tanto che padre Jozo, allora parroco di Međugorje, fu arrestato per attentato alla sicurezza e all’unità dello Stato.
Medjugorje (il nome è di origine slava e significa “il luogo tra i monti”) con i villaggi di Bijakovici, Miletina, Surmanci e Vionica, forma una parrocchia cattolica nella quale vivono circa 4000 abitanti. Nel 1599 per la prima volta si menziona come parrocchia autonoma. La parrocchia recente fu fondata nel 1892 ed è dedicata all’apostolo San Giacomo il maggiore, protettore dei pellegrini. La prima chiesa fu costruita nel 1897, ma dopo la prima guerra mondiale, a causa del terreno instabile, presto diventò inaccessibile.
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La chiesa parrocchiale di San Giacomo
La prima chiesa parrocchiale fu costruita nel 1897, immediatamente dopo la costituzione della parrocchia (1892). Era grande e bella per l’epoca, ma purtroppo costruita su un terreno instabile. Poichè depressioni di terreno avevano rapidamente causato fenditure, fu dunque ripresa in questione, fin dalla fine della prima guerra mondiale, l’eventualità di costruire una nuova chiesa. I lavori sono durati dal 1934 al 19 gennaio 1969, giorno della sua consacrazione.
La chiesa di San Giacomo è oggi il centro ed il focolare della vita sacramentale e della vita di preghiera non soltanto per i parrocchiani, ma anche per i pellegrini.
Il parco all’interno della rotonda ad est del santuario ricorda il luogo dove si trovava la vecchia chiesa parrocchiale.
L’Altare esterno
Nuove necessità apparse con l’arrivo dei pellegrini spiegano le ristrutturazioni continue della chiesa e dei suoi dintorni.
L’altare esterno costruito nel 1989, e l’area che lo circonda (con circa 5000 posti a sedere), vengono utilizzati per i raduni estivi e per le grandi feste che richiamano a Medjugorje decine di migliaia di pellegrini.
PODBRDO
La collina delle apparizioni
Un cammino ripido conduce dalla strada verso il luogo delle prime apparizioni. Rilievi in bronzo, che rappresentano i misteri gioiosi e dolorosi del rosario, sono stati posti lungo il cammino nel 1989 (opera del Prof. Carmelo Puzzolo).
A lato di questo tracciato si erge una grande croce in legno senza Gesù Crocifisso, che segna il posto dove, il terzo giorno delle apparizioni, il 26 giugno 1981, la Vergine è apparsa alla veggente Marija Pavlovic, che quella sera, dopo l’apparizione collettiva nel solito luogo, era scesa a valle un pò prima degli altri veggenti. In quel luogo Marija vide nuovamente la Vergine con il volto mesto e dietro le spalle una grande Croce che disse “Pace, pace e soltanto pace ! La pace deve regnare tra Dio e gli uomini ed in mezzo agli uomini”. La statua della Regina della Pace, scolpita secondo il modello di quella che si trova sul sagrato della chiesa (opera di Dino Felici), è stata collocata sul luogo delle prime apparizioni, in occasione del loro 20° anniversario.
Per i pellegrini, la salita sulla Collina delle Apparizioni è un incontro con la Vergine attraverso la preghiera personale e la preghiera del rosario.
Nel giugno 2002, i rilievi in bronzo, che rappresentano i misteri gloriosi (anch’essi opera del Prof. Carmelo Puzzolo), sono stati posti lungo un tracciato che scende verso la Croce Blu.
Ai piedi della Collina delle Apparizioni si trova la CROCE BLU, inalzata nel 1985. È qui che, dal 4 luglio 1982, si incontra regolarmente il gruppo di preghiera del veggente Ivan Dragicevic.
Podbrdo è una località della Bosnia ed Erzegovina. Letteralmente, in croato, il termine indica la parte del volto sotto le labbra, in particolare il mento.
Oggi si chiama “Collina delle apparizioni” ed è il luogo sopra la frazione del Podbrdo a Bijakovici dove i veggenti nei primi giorni avevano visto la Madonna. Da allora in questo posto si radunano i pellegrini per la preghiera del rosario. Durante il giorno, come anche durante la notte, si possono incontrare gruppi di pellegrini lungo la salita che conduce al luogo delle prime apparizioni.Sul posto l’8 settembre 2001 è stata innalzata e benedetta la statua della Regina della Pace. La statua, uguale a quella che si trova nell’ingresso della piazza della chiesa, è un dono dei pellegrini coreani.
Ai piedi del Podbrdo – la Collina delle Apparizioni – si trova la “Croce blu”. In questo luogo dal 4 luglio 1982 si incontra e prega il gruppo di preghiera.
In pratica si tratta della zona più bassa del monte Crnica, che sovrasta la frazione di Bijakovici, dove abitavano i sei veggenti al tempo delle prime apparizioni nel 1981.
Si tratta di una collina brulla e sassosa, che nei primi anni era raggiungibile attraverso un sentiero non facilmente praticabile, ma ad oggi, grazie ai milioni di pellegrini che lo hanno frequentato, tale sentiero ha preso una forma che è ben visibile dalla cima di un altro monte vicino come il Križevac. In particolare da quest’ultimo il sentiero è visibile come una A inclinata sulla destra, dove il punto della prima apparizione si trova verso la parte destra della stanghetta della A immaginaria.
La devozione più comune per i pellegrini che salgono sulla collina delle apparizioni, è quella di pregare il Santo Rosario e meditarne i misteri. Per agevolare questa contemplazione, durante gli anni il sentiero del Podbro è stato arricchito di 15 tavole di bronzo raffiguranti i misteri della Gioia, del Dolore, della Gloria. Facendo riferimento alla citata A immaginaria, i primi cinque misteri della Gioia si incontrano sequenzialmente in salita dal punto di inizio del sentiero (stanghetta sinistra della A), quindi i misteri del Dolore (parte circolare della A), infine i misteri della Gloria (scendendo la stanghetta destra della A).
Il Podbrdo è raggiungibile dal centro di Medjugorje attraverso un sentiero nei campi percorribile a piedi in circa 20 minuti, o comodamente con la strada ora asfaltata di circa 2 km.
Nel 2006 la parte del sentiero che porta al luogo della prima apparizione è stato illuminato da piccoli faretti. Questo rende la via e quindi la A ben visibile di notte.
KRIZEVAC
Il Krizevac è il monte più alto di Medjugorje (520 m sul livello del mare) sul quale, il 15 marzo 1934, a ricordo dei 1900 anni della morte di Gesù, i parrocchiani hanno costruito una croce di cemento armato alta 8.5 m . e larga 3.5, in onore dell’Anno Santo della Redenzione 1933-’34, ad opera dei parrocchiani di Međugorje
Il suo vero nome è quello di monte Sipovac, praticamente unito al monte Crnica alla cui base è posto il Podbrdo
Il Krizevac è diventato come il Calvario per la Parrocchia di Medjugorje.
Il Križevac, insieme al Podbrdo ed alla chiesa parrocchiale dedicata a san Giacomo, è uno dei tre punti fondamentali di devozione per ogni cattolico che si rechi in pellegrinaggio a Međugorje. Sulla cima del colle è stata costruita una Croce monumentale, alta 8.5 metri
La costruzione della croce è iniziata nel 1933 ed è stata completata nel 1934, e da quell’anno il monte Šipovac è stato chiamato appunto monte Križevac, monte della Croce.
Vi hanno inciso le parole: “A Gesù, Redentore dell’umanità, in segno della nostra fede, del nostro amore e della nostra speranza, ed in memoria del 1900esimo anniversario della passione di Gesù”.
Pare che uno dei motivi che spinse la popolazione ad erigere la croce furono delle piogge abbondanti che minacciavano i raccolti, per le quali il parroco di allora, Bernardin Smoljan, spinse i parrocchiani, nonostante la loro povertà, a costruire la croce a memoria dei 1900 anni dalla morte di Cristo.
Alcune reliquie della vera Croce di Gesù, ricevute da Roma per l’occasione, sono state inserite nell’asta della croce stessa.
Il 16 marzo 1934 fu celebrata la prima santa Messa ai piedi della croce. Nel settembre del 1935, il vescovo Alojzije Mišić ordinò che a Međugorje la Festa della Esaltazione della Santa Croce venisse celebrata ogni anno la prima domenica dopo la Festa della Natività di Maria, e che la messa fosse celebrata sul Križevac.
Križevac è anche il nome della stessa Festa dell’Esaltazione della Santa Croce nella Parrocchia di Međugorje. Se fino al 1981 questa festa era per i parrocchiani e gli amici dei villaggi vicini, con l’inizio delle apparizioni della Regina della Pace è divenuta una celebrazione per i cattolici di tutto il mondo. Durante la settimana precedente al giorno della festa, la croce è illuminata di notte con migliaia di luci che annunciano l’imminenza della festa
Il 24 novembre 2001, in occasione del primo anniversario della morte di padre Slavko Barbaric, un memoriale è stato posto sul luogo dove ha consegnato la sua anima nelle mani del Signore. Il rilievo di padre Slavko, in bronzo, incastonato nella pietra, tra due stazioni della Via Crucis, resterà come un segno ed una memoria dell’uomo che diceva ciò che pensava e che faceva ciò che diceva, al seguito del Vangelo e dei messaggi della Regina della Pace.
GLI SPAZI DI PREGHIERA ATTORNO ALLA CHIESA PARROCCHIALE
La Cappella dell’Adorazione è stata costruita nel 1991, per offrire ai pellegrini un luogo dove adorare in silenzio Gesù nel Santissimo Sacramento dell’altare, ma vista la mancanza di luoghi di preghiera al santuario, vi si celebrano tutte le mattine le S. Messe per i diversi gruppi linguistici. Solo nel pomeriggio, la cappella resta aperta per la preghiera personale.
Nell’anno 2000, vi sono stati posti cinque formelle in ricordo a cinque martiri per la fede, sacerdoti della parrocchia che i comunisti hanno ucciso alla fine della Seconda guerra mondiale.
Statua della regina della pace
Una statua in marmo della Regina della Pace (opera di Dino Felici, Italiano), diventata uno dei simboli del santuario, è stata collocata nel 1987 sul sagrato della chiesa.
Grazie alle apparizioni della Vergine, Medjugorje è diventato un luogo di riconciliazione, che i pellegrini possono sperimentare in particolare nel sacramento della confessione. È il motivo per cui, vicino alla chiesa, troverete 25 confessionali (costruiti nel 1990 e restaurati nel 2001) dove i fedeli, ogni giorno, hanno l’occasione d’incontrarsi con il perdono di Dio. Recentemente sono stati costruiti altri confessionali sul lato opposto del Santuario. Medjugorje è stata definita ” il più grande confessionale del mondo”; è talmente grande il desiderio di questo Sacramento in quel luogo, che dove è possibile sostare con il sacerdote, automaticamente diventa un confessionale invisibile, ma visibile per le code di fedeli.
Statua di san Leopoldo Bogdan Mandic
Una statua in bronzo di San Leopoldo Bogdan Mandic, santo prottetore dei confessori, canonizzato il 16 ottobre 1983 (opera di Carmelo Puzzolo, Italiano), è stata messa nel 1998 vicino ai primi confessionali esterni.
Spazio di preghiera intorno alla croce in legno
Uno spazio per la preghiera silenziosa, dove i pellegrini possono anche accendere candele, è stato sistemato attorno alla croce in legno, nel lato nord-ovest della chiesa.
Spazio di preghiera intorno alla statua del Risorto
La statua in bronzo del Salvatore Risorto (opera dello scultore sloveno Andrej Ajdic) è stata posta nella Pasqua del 1998 a sud-ovest della chiesa, di fianco al sentiero che conduce al cimitero. Uno spazio per la preghiera personale o di gruppo, come pure per la preghiera della Via Crucis per quelli che non possono scalare il Krizevac, è stato preparato attorno alla statua nella Pasqua del 2002.
Sala delle riunioni e dipinto della Regina della Pace
Gli incontri di preghiera dei pellegrini nella parrocchia hanno richiesto la costruzione di una sala conferenze, destinata alle riunioni di preghiera e ai seminari internazionali. È stata costruita nel 1998 e contiene 800 posti a sedere.
Nel cimitero locale di Kovacica si trova la tomba nella quale sono sepolti padre Slavko Barbaric e padre Krizan Galic (quest’ultimo ucciso dai partigiani, davanti all’Ufficio Parrocchiale, quando era parroco).
ISTITUZIONI COLLEGATE AL SANTUARIO
Domus Pacis (casa della pace)
La “Domus Pacis” è una casa di preghiera (acquisita nel 1990) dove si svolgono seminari di preghiera (soprattutto seminari di “Preghiera e digiuno”), ritiri e giorni di preghiera per pellegrini locali e stranieri.
Villaggio della Madre
Il “Villaggio della Madre”, una istituzione ideata per l’accoglienza e l’educazione dei bambini abbandonati o trascurati, esiste dal 1993. È nato dal desiderio del suo fondatore, padre Slavko Barbaric, di offrire ai bambini e ai giovani un’educazione programmata e strutturata, affinché possano svilupparsi fisicamente, intellettualmente, moralmente, spiritualmente e culturalmente. Attraverso idee e contenuti cattolici, i bambini vivono nella libertà e nella dignità, e sono circondati d’amore e di comprensione.
La cura dei bambini è stata affidata alle Suore Francescane dell’Erzegovina e a collaboratori laici. Il “Villaggio” esiste ufficialmente dall’8 settembre 1996.
Nel suo territorio si trova anche un asilo-nido, un ambulatorio odontoiatrico ed uno ambulatorio di fisioterapia.
Il giardino di San Francesco, un bosco esteso su molti ettari, situato a nord-ovest del Villaggio della Madre, è l’ultimo progetto di padre Slavko Barbaric ispirato al messaggio della Vergine, in cui ci invita: “Andate nella natura ed osservate come la natura si sveglia, ciò vi sarà l’aiuto per aprire i vostri cuori all’amore di Dio-creatore.” (25 aprile 1993)
Dopo un lungo lavoro di pulizia e di nobilitazione, un terreno roccioso dove si erge una foresta di pini è diventato un bel luogo propizio al raccoglimento, alla ricreazione, alla preghiera e all’educazione. Vi troverete due stagni artificiali, spazi per il gioco, figure ispirate alle favole dei bambini… e animali domestici e selvatici, uccelli esotici e tre pony previsti all’equitazione terapeutica per bambini handicappati.
La Comunità “Cenacolo” è stata fondata da Suor Elvira Petrozzi nel 1983 in Italia, a Saluzzo, per venire in aiuto ai tossicodipendenti. Il suo scopo principale è di scoprire i veri valori della vita cristiana e il viverli. La terapia da loro seguita è Gesù Cristo, ed il loro cammino di cura è la preghiera, il lavoro e l’amicizia.
In risposta alle grazie particolari che questo luogo offre ai giovani in ricerca di verità, Suor Elvira ha fondato due case a Medjugorje: una casa per ragazzi chiamata “Campo della vita” nel 1991 ed una casa per ragazze chiamata “Campo della gioia” nel 2000.
I ragazzi del “Cenacolo” accolgono volentieri i pellegrini per testimoniare la loro conversione e la loro liberazione dalla droga.