La MORTE è certamente l’EVENTO del mese di novembre, che riguarda TUTTO e TUTTI; non si medita spesso su di essa, anzi il mondo la esorcizza, ma la morte resta una cosa SERIA; filosofi, teologi, uomini di cultura, poeti, scrittori e musicisti hanno fatto aleggiare la morte sulle vicende delle loro opere.
Essa ti costringe a interrogarti sul SENSO della VITA, dell’umano dolore e si fa enigma tragico man mano che ILLANGUIDISCE la certezza della IMMORTALITA’ dell’ANIMA e della RESURREZIONE finale, VENENDO MENO la tensione SPIRITUALE, escatologica verso la PARUSIA.
La VISIONE CRISTIANA della morte è espressa in modo impareggiabile nella Liturgia della Chiesa: ” Ai tuoi fedeli, Signore, la vita non è tolta, ma trasformata: e mentre si distrugge la dimora di questo esilio terreno, viene preparata un’abitazione eterna nel cielo”. “Non muoio entro nella vita” affermava S. Teresa del Bambino Gesù e S. Ignazio d’Antiochia “Lasciate che io raggiunga la pura luce; giunto là, sarò veramente un uomo”.
Avere compreso che la morte è l’UNICA vera NASCITA – il dies natalis – per non più morire; perché la nascita alla vita è destinata alla morte, mentre la NASCITA nella MORTE è necessariamente destinata alla VITA che non conosce tramonto, è lo SCOPO di questo mese di novembre.
La Madonna ha tenuto vivo in questi quarant’anni di apparizioni a Medjugorje, il tema dell’”aldilà”, espresso sovente nei suoi messaggi: “Al momento della morte si lascia la terra in piena coscienza: quella che abbiamo ora. Al momento della morte si è coscienti della separazione dell’anima dal corpo”.(24 luglio 1982)
“Cari figli, vi guardo e vedo nel vostro cuore la morte senza speranza.”(25 novembre 2010)
“Quanto più amerete, tanto più sarete lontani dalla morte. Per coloro che vivranno la Parola di mio Figlio e ameranno, la morte sarà vita”. (2 agosto 2015).
Mediteremo ancora sulla “morte” della persona creata e redenta per l’eternità: per una eternità che si rinnova ogni momento.
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