La vita è tanto bella quanto complicata. Spesso le situazioni difficili possono scuoterci fin nel profondo, ma non temete, la fede viene a riscattare chi ne ha bisogno. Sant’Agostino lo ha spiegato al meglio quando ha detto che “la fede è credere a ciò che non vediamo, e la ricompensa per questa fede è il vedere ciò che crediamo”.
La fede è l’unione beata tra ciò che è soprannaturale e ciò che è terreno. È attraverso le cose fisiche che sperimentiamo l’amore di Dio e vediamo come la fede ci spinge alla conoscenza con la certezza che c’è qualcosa di più grande. La fede ci riempie della salda e incrollabile convinzione di credere nelle promesse di Dio nonostante tutto quello che possiamo passare in questa vita perché “camminiamo nella fede e non ancora in visione” (2 Cor 5, 7).
Questo splendido dono ci permette di vedere al di là del presente, nell’eternità. Ci aiuta a superare gli ostacoli e ci guida a raggiungere un obiettivo ben più grande di qualsiasi obiettivo che questo mondo può offrirci. La fede risveglia in noi il desiderio di aspirare a una patria “migliore, cioè a quella celeste” (Eb 11, 16).
In una recente udienza virtuale su ABC News, papa Francesco ha detto: “Quello che mi aspetto dai giovani è che non camminino soli nella vita… Nella vita è molto difficile, molto difficile camminare da soli; uno si perde, si confonde, può trovare un cammino sbagliato o può errare come in un labirinto, o peggio ancora, si può fermare perché si stanca di camminare. Camminare sempre tenuti per mano da qualcuno che ti vuole bene, da qualcuno che ti dà tenerezza”.
Come aiutiamo allora gli altri nel loro iter di fede?
Ecco 5 cose che potete fare per camminare mano nella mano con gli altri nel loro percorso di fede:
1. Pregare
La preghiera è essenziale sempre, ma è particolarmente importante quando ci si sente chiamati a camminare con altri nel loro percorso di fede. Pregate per la persona con cui state camminando, per le sue intenzioni e le sue necessità. Pregate per voi. Chiedete allo Spirito Santo di aiutarvi a discernere come guidare quella persona nel modo migliore. Trovate del tempo per pregare con la Parola di Dio. Aprite la Bibbia e ascoltate ciò che vi chiede la Parola di Dio.
2. Ascoltare
Prendetevi il tempo per ascoltare. Ognuno ha un’esperienza di fede diversa. Spesso non capiamo da dove viene una persona semplicemente perché non ascoltiamo. Non affrettatevi a rispondere, ascoltate con attenzione. Vi aiuterà a capire l’altro, cosa dice e di cosa ha bisogno da voi.
3. Non imporre niente a nessuno
Christopher West, del Theology of the Body Institute, lo ha detto al meglio quando ha affermato che “non tutte le scelte sono quelle giuste, ma Dio ci ama talmente da darci la libertà di decidere”. Mentre procediamo con le persone nel loro percorso di fede, è importante ricordare che come cristiani siamo chiamati a sostenere l’insegnamento di Cristo con amore e senza imporre niente a nessuno.
4. Nutrire aspettative realistiche
Quando incontriamo Cristo per la prima volta, in genere andiamo nel mondo pieni di entusiasmo per condividere il suo amore con gli altri. La nostra speranza è portare più anime possibile a Cristo. Non è sbagliato, è quello che siamo chiamati a fare, ma le cose non accadono da un giorno all’altro. La via della conversione di alcune persone è un po’ più lunga di quella di altre, e questo va bene. Siate pazienti. Non vi scoraggiate e continuate ad applicare i passi 1, 2 e 3.
5. Guidare con l’esempio
Ricordate che vi è stato affidato un prezioso figlio di Dio. È molto importante guidare con l’esempio. Non chiedete alla gente di fare qualcosa che voi non fareste. La fede è visibile agli altri attraverso le nostre azioni.
(Tratto da Aleteia del 18/12/2015 di Maria Alejandra Rivas).