La Madonna a Medjugorje con i veggenti non recita mai l’Ave Maria e nella sua grande umiltà, (ebbe a dire,” umilmente mi inginocchio davanti alla vostra libertà” ), non accenna alle feste mariane che la liturgia fa memoria. Ma in questa Addolorata 2014 voglio ricordarla tramite i suoi messaggi; questo è stato dato alla veggente Marjia il 25 marzo 2013; “In questo tempo di grazia vi invito a prendere fra le mani la Croce del mio amato Figlio Gesù e a contemplare la sua Passione e morte. La Sua sofferenza e l’Amore vincerà, perchè Lui è l’Amore e ha dato se stesso per amore per salvare ognuno di voi.”- e a Mirjana -“Guardo nei vostri cuori feriti e inquieti. Vi siete persi, figli miei.” ( 02 marzo 2009) La Madonna era triste. Sempre a Mirjana” Cari figli! Oggi vi invito a guardare in modo sincero e a lungo nei vostri cuori. Che cosa vedrete in essi?. D’ov’è in essi mio Figlio e il desiderio di seguirmi verso di Lui?. La Madonna ha guardato tutti i presenti e ha continuato ” Di nuovo vi dico: se sapeste quanto vi amo piangereste di felicità. Grazie.” ( 18 marzo 2009) ” E’ l’amore che vi vuole salvare dalle vostre illusioni. E voi figli miei? I vostri cuori rimangono chiusi. Sono duri. Non rispondete alle mie chiamate. Non sono sinceri.” Mirjana ha sentito un forte dolore e ha pregato che la Regina della Pace non ci abbandoni. La Madonna ha detto: ” Con cuore materno prego perchè voglio che voi tutti risuscitiate in mio Figlio. Vi ringrazio”. ( 02 aprile 2009)La festa della Beata Vergine Addolorata è nata dalla pietà cristiana, che ha sempre amato associare la Vergine Maria alla passione del suo divin Figlio.
Tale devozione appare già nel secolo XI. Nel secolo XIV compare la meravigliosa e commovente sequenza ” Stabat Mater” attribuita al beato Iacopone da Todi. Il pontefice Pio VII estese tale ricorrenza a tutta la Chiesa e il Papa Pio X ne fissò la dta al 15 settembre. Ricordando le sofferenze della Beata Vergine Maria, la Chiesa insiste sul coraggioso amore che la fece partecipare così intimamente all’opera della nostra redenzione.