Generalmente non sento la necessità di parlare di me stessa, ma questo è un tempo dovuto alla “testimonianza”, e anche in questo modo lo si può fare. Lo scritto resta mentre le parole, nel mondo distratto che viviamo, si volatizzano. Quindi sollecitata dal forte richiamo della Regina della Pace di Medjugorje a “testimoniare”, lo sento forte, come un “dovere”. Il conoscere serve per capire maggiormente.
Ma anche perché ritengo, che dopo 33 anni di vissuto in quella terra, senza interruzioni anche durante il periodo bellico della “guerra dei Balcani”, è giusto fare conoscere queste esperienze di vita che mi hanno cambiata, come hanno cambiato un piccolo ma fervente gruppo che segue la Regina della Pace e i suoi messaggi.
Il tempo lo comprova con i frutti inestimabili di grazia e di conversione che il cielo ha donato in quel piccolo ma grande villaggio della Bosnia Erzegovina. Il tempo però passa veloce e resta, mi resta poco tempo per far conoscere le realtà vissute, non certo per la gloria, ma solo per aiutare a fare conoscere il grande momento storico che ho vissuto e sperimentato lungamente, a conforto del caotico, tenebroso, confuso presente, che noi tutti stiamo vivendo.
Soprattutto per non perdere la speranza per il futuro delle nostre anime, del nostro mondo, della nostra storia cristiana. Ma questo dobbiamo comprenderlo velocemente per non essere travolti dal mare di odio contro Gesù Cristo Re e Signore della storia, contro il Crocifisso simbolo dell’Amore Divino, contro la Madonna Vergine e Madre della Chiesa; questo è importantissimo!!.
Svegliamoci dal sonno stanco, dalla tiepidezza biblicamente vomitata, dalla superficialità, dalla futilità delle cose volute, dalla dabbenaggine del vivere così, senza il senso della vita, una vita che è tutta proiettata sull’effimero!
Medjugorje è il cielo sulla terra! Per spiegare perché lo sia, devo lasciare parlare il cuore. Lui in primis può dire cosa ha sperimentato e vissuto dal suo incontro con quella terra; lo definisco e riassumo in una sola frase, provare “l’amore del Signore” nell’anima, nel tuo essere più intimo.
E’ una sensazione, una certezza, una gioia, una espansione d’amore infinito, quasi indicibile a parole che non si riesce a tenerlo solo per te stesso; così è successo anche per me; devi per forza tirarlo in ballo sempre, in ogni occasione, è impossibile farne a meno, è pericolosamente prepotente, inarrestabile, ripeto, non puoi farne a meno, è più forte della tua volontà, è sicuramente opera del cielo che sei obbligata ad accettare, a testimoniare anche con tutte le conseguenze che ne derivano.
Dialogare, dirlo alle persone che incontri nel vivere e pensi che ti ascoltino con interesse o meno, non è facile, ma qualche volta succede; vedi cambiare il loro atteggiamento o con il luccichio dei loro occhi, domande e chiarimenti che urgevano dentro di loro, oppure vedi il rifiuto quasi astioso con scontate frasi ripetute ma non valutate. Nei due casi resta sempre una preoccupazione per gioire o amareggiarsi per l’accoglienza o per la chiusura inconsapevole in questo caso, della gravità della cosa; ma non si può fare nulla se non pregare, non giudicare, amare lo stesso.
Medjugorje non è un dogma di fede ma è la salvezza del mondo. Del resto anche le apparizioni private approvate dalla Chiesa non sono dei dogmi. Si è liberi di credere o non credere. Ma la conversione che hanno avuto tante anime, fa la differenza tra apparizioni e apparizioni. Medjugorje è attuale adesso, la Madonna appare in questo tempo, non è apparsa tanto tempo fa.
Medjugorje vuol dire “la Madonna”! La Regina della Pace, così si è definita fin dall’inizio delle apparizioni la Vergine Maria, preservata dal peccato originale in vista dei meriti di Gesù Cristo, assunta in cielo in anima e corpo, l’unica creatura, sono dogmi di fede.
Lei appare da quarant’anni a sei bambini, ora uomini e donne, viva; cosi riferiscono i veggenti, una ragazza giovane e bellissima, lineamenti fini e delicati, occhi azzurri e capelli scuri, non poggia mai i piedi per terra ma su una nuvola.
[Emma-2022]
MEDJUGORJE…Tutta la vita, e PER SEMPRE!Raccontarsi è far conoscere…
L’INIZIO del mio andare a Medjugorje: primo CAPODANNO.
Tutto ebbe inizio nei primi tempi della mia partecipazione al volontariato a Radio Maria con le trasmissioni di “Musica classica “e venendo a conoscere, nella radio di Maria, la realtà delle apparizioni della Madonna a sei ragazzi a Medjugorje nella allora, ancora Jugoslavia; si era nel 1987.
L’ascolto su Radio Maria di una registrazione di una apparizione notturna, straordinaria, sulla collina, vissuta e commentata da P. Livio mi aveva messo una gran voglia di andare a vivere anch’io quella esperienza di vita e la vita stessa mi fece trovare la possibilità di partire dopo pochi mesi e vivere il mio primo Capodanno a Medjugorje.
Fantastico, che voglia di arrivare, gustavo tutto con grande avidità e l’esperienza vissuta, anche con tanta curiosità, mi avrebbe segnato per sempre nel più profondo dell’anima e del cuore. Sono tornata in Italia con una gran voglia di ritornare in quel luogo, ancora e presto; l’occasione arrivò puntuale più e più volte durante le annate successive; ora penso che nulla capita per caso, ne sono altamente convinta che il caso non esiste, ma esiste solo una volontà d’amore del Padre Celeste.
Da allora il mio grazie al cielo è interminabile perché la mia vita è cambiata, rovesciata come si suole dire, come un calzino, ribaltata sottosopra e altamente pericolosa per chi vicino a me non capiva questo mutamento, tanto che io stessa, non ero in grado di capirlo e di spiegarlo, ma solo di gioire e rallegrarmi nell’anima! E pensare che già ero catechista nella mia parrocchia da ben 12 anni!!!! E che brava che ero a livello didattico!!! Ma il cuore, il cuore NON c’era!! Mancava la cosa più importante, il cuore!! Già a livello biblico è nel cuore che Dio esiste. Povera me, come il tempo è medicina e sapienza e come è utile, ringraziando il cielo, avere la possibilità di viverlo!
Così dopo la prima volta, tante esperienze sempre diverse, sempre profonde, sempre uniche, sempre da mozzafiato, sempre da vivere fino alla fine, sempre da non più dimenticare per il resto della vita, sempre da lodare il Signore del suo immenso AMORE infinito!
Lo capisco maggiormente ora che da lontano per cause forzate, ripenso e rivivo nella mente e nell’anima quei momenti, ringrazio la Volontà Eterna, sempre, per avermici portata la prima volta che poi fu fino ad oggi e sarà fino alla fine dei miei giorni.
Penso che quando mi presenterò davanti al Signore gli raccoglierò nel palmo della mano tutto il bene che ho creduto di fare, questo miracolo di conversione vera, avuta per grazia e non per meriti; [i meriti sono solo del cielo che mi ha voluto aiutare nel corso della vita], e gli offrirò tutti i sacrifici morali e fisici che questo cammino ha comportato.
Si perché ho imparato che per comprendere e essere sicura del positivo di un progetto e che sei sulla strada giusta, ci deve essere la purificazione della sofferenza e l’offerta, la tenacia di non abbandonare mai, nonostante i problemi.
Il nemico della fede ci prova in tutti i modi a farci disdire e ci ha provato e come!!!! Ci ha provato tante e tante volte a farmi cambiare idea, e in tanti modi diversi, l’astuta e malefica serpe!
Si, perché il grande mistero dell’amore del Signore nel mio cuore NON fu solo per me! Era talmente grande, impetuoso, debordante, unico, impensabile prima di questo incontro, che l’esigenza prioritaria era di far conoscere ai fratelli, questa meravigliosa possibilità di esperienza trascendentale.
Così è iniziato quella missione che qualcuno ha pensato di definire me stessa, con “un animo missionario” o come “la segretaria del cielo!”. Boh, io sorrido quando ci penso!
Missione dicevo, di accompagnare assieme a altri convertiti come me alla realtà di Medjugorje, chi voleva fare l’esperienza del pellegrinaggio in quella terra, coccolandoli nelle loro esigenze, amarli nei loro problemi, capirli per entrare nel loro cuore e far sì che liberandoli dai problemi materiali dei viaggi, la Madonna, vi trovasse spazio sufficiente per far sentire la Sua voce e soprattutto il Suo amore di MADRE amorevole e comprensiva.
Compito importantissimo era la presenza ogni volta, del sacerdote che a livello spirituale donava la sua pazienza, il suo entusiasmo, la sua sapienza e vicinanza ai pellegrini. Quanti santi sacerdoti devo, dobbiamo noi tutti ringraziare e benedire ogni istante per la loro missione d’amore, per l’impegno nella preghiera, nella catechesi e nella Liturgia!
E qui iniziamo con alcune esperienze vissute narrate come ora la memoria e, soprattutto il cuore, me lo permettono. L’evento scatenante della mia andata a Medjugorje, come ho detto, fu l’apparizione notturna, straordinaria, sulla collina delle apparizioni, vissuta e commentata da P. Livio in diretta a Radio Maria; ora posso narrare come l’ho vissuta anch’io tante volte e in modo sempre diverso perché il cielo non è mai monotono, ma meravigliosamente diverso ogni volta.
[Emma -2022]
MEDJUGORJE…Tutta la vita, e PER SEMPRE!Raccontarsi è far conoscere…
APPARIZIONI “STRAORDINARIE” NOTTURNE sulla collina cosiddetta delle apparizioni, che si chiama Crnica, sopra il casolare di Bijakovici, una frazione di Medjugorje. La Madonna si ritrova solitamente con il veggente Ivan Dragicevic. Queste apparizioni “straordinarie” avvengono anche oggi quando Ivan non è a Boston in America dove vive, ma è a Medjugorje, ma fin dall’inizio ci sono state, verso le ventidue circa, dopo l’apparizione quotidiana delle diciassette e quaranta nella quale la Gospa (Madonna in croato) avverte il veggente che apparirà di nuovo sulla collina, straordinariamente aperta anche a tutti i pellegrini presenti.
È inspiegabile che solo con il passaparola e il tam-tam della condivisione di una gioia, ci si radunava festanti, dopo la serale liturgia parrocchiale, a migliaia su per quei scoscesi e sassosi sentieri tra spine e cespugli di melograno. Torcia in una mano e Rosario nell’altra, sasso dopo sasso si arrivava sul luogo dove la Madre sarebbe apparsa a benedire i suoi figli. La ragione di questi incontri è quello della preghiera.
La Madonna prega durante l’apparizione con il veggente e sui presenti, lascia brevi messaggi e benedice con la sua benedizione materna. Lei chiede sempre la preghiera ai suoi figli, tanta preghiera fatta con il cuore e con amore perché possa portarla al Padre Celeste e a suo Figlio Gesù. Lei intercede soprattutto per la conversione dei cuori, per la pace nei cuori e per la pace nel mondo.
Proprio dove ora c’è la bianca statua della Regina della Pace, nei primi anni vi era soltanto una semplice Croce di ferro, trattenuta da un cumolo di sassi rocciosi messi a sostentamento della stessa. (Vedasi l’immagine, anche se un po’ sbiadita dato il tempo passato)
Il veggente afferma che la Vergine Maria solitamente appare proprio in quel punto a volte accompagnata da angeli e poi se ne allontana nel segno della Croce.
[Emma -2022]
MEDJUGORJE…Tutta la vita, e PER SEMPRE!Raccontarsi è far conoscere…
APPARIZIONE del due del mese a Mirjana Dragicevic. Il due di ogni mese dal gennaio 1987 fino al mese di marzo del 2020 la veggente Mirjana ha avuto PER TRENTATRE ANNI, oltre alla solita annuale del 18 marzo per il suo compleanno, un’apparizione straordinaria con la Madonna per pregare per “quelli che ancora non hanno conosciuto l’amore di Dio”; è il modo delicato della Madre per definire chi ancora non ha avuto il dono della conversione e ha il cuore lontano e chiuso.
Questi incontri avvenivano solitamente alla Croce blu, [la Croce blu è una croce di legno dipinta con la vernice blu, posta in un luogo ai piedi della collina delle apparizioni].
Sono ritornata con il pensiero alle tante volte, quando pellegrina a Medjugorje, eravamo in attesa dal mattino prestissimo per trovare il posto più vicino possibile all’apparizione della Madonna alla veggente Mirjana, solitamente verso le 8,30 e alla quale tutti potevano partecipare.
Apparizione attesa, come sempre si fa in questi casi, con canti e preghiere sparse nell’etere della collina del Podbrdò. Seduti su una pietra, emozionati, trepidanti, si scrutava il cielo con il cuore confidente di tutti i suoi segreti. Tra le mani la preziosa corona del Rosario e un fiorellino trovato tra le rocce o un sassolino raccolto lì da portare a casa a ricordo, come memo visibile, quando il caotico e frenetico quotidiano ti avrebbe tolto anche la possibilità del ricordo.
(Ho alcuni fiorellini e foglie essiccati nella mia Bibbia e nei miei libri di preghiera, ogni tanto ne trovo uno che guardo con commozione, lasciando libero il ricordo).
Poi durante l’apparizione con migliaia di persone presenti, il silenzio impensabile! A volte anche gli uccellini e le cicale si zittivano! …solo il rumore delle fronde mosse dall’aria, migliaia di anime, di mani giunte, di cuori raccolti silenziosamente e piamente in preghiera, di copiose lacrime, di sussulti nascosti. Preghiere di richieste, di lode, di speranza.
Alla fine dell’apparizione la ripresa della preghiera e l’attesa della divulgazione del messaggio che la Vergine Maria lascia alla veggente. Il ritorno attraverso i campi verso il centro di Medjugorje e la chiesa parrocchiale con l’inspiegabile sensazione di avere avuto il cielo vicino e la voglia di stringerlo forte nel cuore.
Quando poi tramite i canali di diffusione avevamo la traduzione del messaggio lasciato dalla Madonna in croato, si ascoltava tutti in trepidazione quello che aveva detto la Madre ai suoi figli. Ecco in sintesi parte di quello che succedeva, ripeto tante volte per grazia, in quel tempo di grazia.
Ora tutto è fermo, un piccolissimo virus, ma un grandissimo portatore di odio e di tenebra, ha quasi fermato il flusso dei pellegrini. E’ il momento delle prove ma anche della crescita personale del “divino”, monito annunciato (“Verranno LE PROVE e voi non sarete pronti”) della nostra fragilità umana.
Un ricordo personale: proprio nel capodanno 2012 la Madonna tramite Mirjana il 2 gennaio diede un messaggio che ancora oggi quando mi capita tra le mani, mi riporta alla mente come ebbi a vivere quella lettura; fu la consapevolezza e la certezza che quelle parole erano state dette dalla Vergine per me, per quel momento particolare della mia vita, per il mio vissuto in quel periodo.
Ma oggi ho capito che quel momento fa parte di tutta la vita, il vissuto, non ha passato è presente, e sarà futuro. Le prove fanno parte del cammino verso l’eternità. Inutile dire il pianto che allora ne seguì ma che a Medjugorje è liberazione e guarigione.
Eccolo: “Cari figli, mentre con materna preoccupazione guardo nei vostri cuori, vedo in essi dolore e sofferenza; vedo un passato ferito e una ricerca continua; vedo i miei figli che desiderano essere felici, ma non sanno come. Apritevi al Padre. Questa è la via alla felicità, la via per la quale io desidero guidarvi. Dio Padre non lascia mai soli i suoi figli e soprattutto non nel dolore e nella disperazione. Quando lo comprenderete ed accetterete sarete felici. La vostra ricerca si concluderà. Amerete e non avrete timore. La vostra vita sarà la speranza e la verità che è mio Figlio. Vi ringrazio. Vi prego: pregate per coloro che mio Figlio ha scelto. Non dovete giudicare, perché tutti saranno giudicati”.
[Emma – 2022]
MEDJUGORJE…Tutta la vita, e PER SEMPRE! Raccontarsi è far conoscere…
Apparizioni “straordinarie”. Continuo a raccontarmi nella speranza che far conoscere vuole dire aiutare a comprendere il grande avvenimento della nostra storia che sono le apparizioni della Madonna a Medjugorje, un dono immenso per gli uomini di questo tempo e per la nostra salvezza. “Le cose di Dio incominciano sempre nella piccolezza e crescono nel silenzio e nella fedeltà, in modo tale che, quando si manifestano al mondo, sono preparate a resistere alle insidie e alle difficoltà del serpente antico”. (P. Livio Fanzaga-La luce nella tempesta-Piemme)
In questi quarant’anni Medjugorje ha vissuto una storia esaltante ma anche travagliata. Tutti noi pellegrini e anch’io pellegrina, abbiamo seguito il cuore e la volontà impressionante e coinvolgente di tornare ogni volta in quel luogo finché fosse possibile, in questi per me, trentatré anni di più viaggi annuali (compreso il periodo bellico, superando difficoltà e fatti che solo il Signore ha voluto e protetto.)
Ma di questo ne parlerò più avanti, il periodo bellico è una parentesi tristissima, la guerra è mostruosa e l’odio è il volto del demonio, è la morte della creatura e della creazione.
Torno alle apparizioni straordinarie che avvengono sulla collina delle apparizioni alla sera verso le ventidue per raccontare in parte, le esperienze vissute. In una di quelle sere, all’inizio dei miei viaggi, ero anch’io in attesa dell’apparizione accompagnata da un caro amico di Medjugorje, Ante; ero in mezzo al gruppo di preghiera che si era creato fin dai primi tempi e vissi quell’incontro con la Madonna tramite gli occhi di Ivan (il veggente). Erano, ripeto, i primissimi tempi e in me c’era anche un po’ di curiosità.
Ho detto tramite gli occhi di Ivan perché durante il silenzio dell’apparizione, mi voltai verso di lui a me vicino, e vidi nei suoi occhi rivolti verso la Regina della Pace, una luce che ancora oggi dopo più di trent’anni non saprei spiegare, ma che mi convinse all’istante con un brivido dentro, che lì nel punto in cui lui guardava, c’era la Vergine Maria che dialogava con lui.
Occhi con una luce di cielo indimenticabile, occhi brillanti di dolcezze infinite, visti nonostante la fioca luce della luna e delle stelle, occhi che sono penetrati fino alla radice del mio essere, vivi di una vita ultraterrena, occhi che ancora oggi, non hanno una risposta razionale ma solo trascendentale e li rivedo sempre e comunque con affetto nella mia anima.
Poi il mio sguardo andò sul punto fissato da Ivan. Immediatamente pensai con profonda commozione che la Vergine Maria stava vedendo anche me, lì dov’ero e a questo punto mi travolse un’emozione così forte che se non fossi stata in ginocchio, sarei barcollata.
In questi incontri materni le lacrime scendono copiose e silenziosamente accarezzano le guance e i cuori implodono di felicità… poi i canti, le preghiere recitate con voce soave, fanno da corollario al tuo essere amata dal cielo. “Dona la pace ai nostri cuori o Signore”, era l’invocazione che scaturiva nella semplicità dell’essere tutti insieme, un sol cuore, una sola voce, una sola letizia che saliva come la Vergine verso il cielo, nella volta stellata del firmamento.
Ricordo un’altra delle stesse apparizioni cosiddette “straordinarie” della sera, sulla collina delle apparizioni; la cito perché è una testimonianza di un fenomeno meraviglioso. Prima però preciso che nel punto del monte Crnica, la cosiddetta collina delle apparizioni dove sono avvenute e ancora oggi avvengono queste apparizioni straordinarie, proprio dove ora c’è la bianca statua della Regina della Pace, nei primi anni vi era soltanto una semplice Croce di alluminio, trattenuta da un cumolo di sassi rocciosi messi a sostentamento della stessa.
Il veggente afferma che la Vergine Maria solitamente appare proprio in quel punto e se ne allontana nel segno della Croce.
[Fra quei sassi a volte si posavano dei fogliettini con richieste d’intercessioni che portavamo dall’Italia. Le preghiere di richiesta hanno sempre accompagnato i pellegrinaggi, come al ritorno portavamo il dono di una coroncina benedetta, questo aveva lo scopo di far gioire e rasserenare le sofferenze della vita delle persone].
Un’altra notazione è che un cielo così limpido e sfavillante di stelle, l’ho visto solo a Medjugorje e in montagna e in mare aperto sulla tolda della nave che ci portava da Ancona verso Spalato per Medjugorje. Senza le luci devianti delle città, nel buio lo splendore del firmamento si fa rugiada di perle preziose e cangianti, palpitanti come i cuori puri.
Quella sera nel momento dell’apparizione della Madonna, ricordo un avvenimento inspiegabile, se non con il fatto che più importante dell’universo è la presenza della Vergine ai suoi figli, perché ho visto, abbiamo visto in parecchi, questa Croce raccogliere su di se, tante stelle in uno spazio limitato, dove brillavano e tremolavano solo su di essa, mentre attorno, il cielo era buio. Segni inspiegabili che sono accaduti frequentemente a Medjugorje soprattutto nei primi tempi.
Poter partecipare ad una apparizione nei primi anni era facile, evidentemente avevamo bisogno di vivere quelle esperienze di fede forte, di grazia, di amore per essere preparati per il futuro. Futuro che mi vide assieme a compagni di cammino mariano, svolgere un servizio di accompagnamento dei pellegrini fatto con pazienza, perseveranza, sollecitudine e tantissimo amore nella certezza che la Gospa aveva bisogno anche delle nostre misere capacità.
Per potere realizzare il suo piano di salvezza la Madre ha bisogno di ciascuno di noi “Cari figli, ognuno di voi è importante nel mio piano di salvezza. Io vi invito ad essere portatori del bene e della pace” …” Attraverso la preghiera l’Altissimo vi darà l’abbondanza di grazia e voi diventerete le mie mani tese in questo mondo inquieto che anela alla pace. Figlioli, testimoniate la fede con le vostre vite…io sono con voi”. [Emma -2022]
DOV’E’ oggi l’ENTUSIASMO e la GIOIA????Considerazioni in famiglia.
L’entusiasmo, la gioia dell’essere, del vivere, sembrano sparite! Così oggi ci confidavamo in famiglia. Siamo tutti, Gesù, Maria, abbiate misericordia di noi, diventati come degli zombi, incapaci di gioire, vuoti, lontani, INFELICI, ognuno chiuso nel suo ristretto mondo con pochissimi contatti umani. Che tristezza e che angoscia! Ci dicevamo, questo sarà il futuro che ci aspetta, che aspetta i nostri figli e nipoti?
NO!!!! Io mi rifiuto di continuare a tormentarmi per questo sistema che oggi sembra abbia vinto sulla gioia dei rapporti umani allontanati dalla prova della diabolica pandemia, pandemia voluta, studiata, anelata dall’odio satanico dai perversi di turno. Anche se, io sono fortemente convinta, che la vera pandemia non è questa, cioè quella sanitaria, ma quella spirituale già in atto da qualche decennio.
Infatti, secondo me, anche prima di questa sanitaria, il mondo che vivevamo era incapace di veri sentimenti, direi falsamente inconsapevole e quasi incosciente di avere preso la strada sbagliata, di avere rinnegato i valori che distinguono e che fanno la differenza tra la creatura con l’anima, dal mondo animale, ossia lo spirito e il trascendente dalla sola materia.
Ai ragazzi al Liceo, quando lavoravo, sempre dicevo quando ci si confrontava come accettare il vivere, che noi non siamo solo pastasciutta, ma siamo anche sentimenti che non vediamo, ma esistono e come se esistono! Non era difficile coglierne la riflessione perché l’amore era la priorità in quelle giovani anime.
Tutto si sta svolgendo così velocemente che anche noi che da tanto tempo seguiamo i messaggi della Regina della Pace, ci troviamo spiazzati e impreparati ad affrontare questo “nuovo mondo senza Dio”. Non pensavamo, almeno parlo per me, non pensavo che l’umanità avrebbe preso sul serio questa via sbagliata che porta diritta alla distruzione personale e umanitaria.
Strada sbagliata annunciata da profetessa, dalla Vergine Maria fin dall’inizio delle sue apparizioni a Medjugorje; pensavo che in fondo il piccolo seme di bontà che ogni creatura riceve dal Signore, impedisse il malfatto.
Buonista e molto, molto ingenua che sono!!!
Credevo con animo convinto e amante nell’AMORE grande del cielo in noi tutti. Invece il negativo del libero arbitrio ha avuto e ha la meglio, alimentato dal sibilo della serpe malefica, il falsario antico.
L’uomo, la creatura voluta, AMATA, desiderata dall’unico Dio e Salvatore, ha rinnegato questo Dio. Mi chiedo, per che cosa??
Per l’effimero, il vuoto della mente, il nulla del futuro, l’edonismo inseguito come meta prefissata da raggiungere ad ogni costo per la presunta felicità!
Penso che la consapevolezza del limite del tempo dovuto all’uomo è stata allontanata con la capacità di analisi distorta, perché dava e dà soprattutto oggi, fastidio, fastidio a prenderne atto e a parlarne, siamo diventati ciechi e saccenti!
La morte in questa cultura edonistica è stata ed è da esorcizzare perché fa male pensare al NULLA della sola materia, dà le vertigini all’anima e al cuore dell’uomo pensare di essere solo un mucchietto di fosfati!
Torniamo alla solitudine e all’angoscia del nostro vivere ora. L’essere umano è stato creato per condividere l’esistenza con altri, NON può vivere senza poter avere rapporti fraterni di amicizia, rapporti anche di raffronto, ma soprattutto di contatto, un abbraccio, una carezza, un sorriso, una stretta di mano, un bacio, un come stai? Via virtuale si inviano tanti abbracci e baci, ma perché ora c’è questa esigenza sui social media?
È forse il senso di colpa che si desta in noi e ci sprona a riprenderci la vita, quella vera, quella carica di gioia pura e sincera, quella del tu fraterno e sicuro di comprensione, quella data dalla certezza che anche i problemi più grandi assieme si sarebbero risolti, quella data dall’amicizia convinta e portatrice di sicurezza?
Riprenderci l’ENTUSIASMO di fare tutto per uno scopo nobile, dare un valore che sia l’utilità, la gratuità, la bellezza, l’AMORE è il propositivo che dovremmo avere ora!
Chi è stato a Medjugorje vive una sofferenza di incapacità silenziosa, ricca sì della preghiera ma anche di un desiderio fortemente anelante al momento nel quale la sapienza di Dio darà la forza e l’ardire dei primi apostoli o degli “APOSTOLI del MIO AMORE”, come dice la Madonna da qualche tempo. Dio darà la capacità della parola e dell’ESSERE tutto quello che il cielo desidera da noi e che questo sia la nostra meta e il nostro unico desiderio.
L’attesa vigilante ci trovi preparati e convinti che succederà quando i tempi lo IMPORRANNO con gli eventi. Ora ci accompagni l’umiltà, la purezza d’intenzioni e l’amore di Gesù e di Maria, sicuri che ogni miseria affonda nella Misericordia salvifica e santificante. [Emma- 2022]
La LUCE nell’oscurità del MONDO- La nostra INCURANZA!
I MESSAGGI della Regina della Pace sono l’unica LUCE nell’OSCURITA’ che ha permeato il mondo negli ultimi tempi. La Madonna in questi quarant’anni ha sviluppato un piano per salvare il mondo da una possibile catastrofe e nel medesimo tempo ha messo in luce il progetto di satana.
Ad avvalorare la veridicità dei messaggi della Madonna ci sono i fatti storici da Lei preannunciati, ovvero il crollo del comunismo e l’evoluzione anticristica dell’occidente.
La Madonna ha rivelato il suo piano che nella sua essenza è quello di impedire a satana di distruggere il mondo e di portare le ANIME alla PERDIZIONE.
Questo piano lo ha preannunciato, realizzato e lo sta portando avanti ancora attraverso i suoi messaggi e al contempo la nostra cooperazione. Chi ha seguito i messaggi fin dall’inizio sa che quello del CIELO è l’unico osservatorio nel quale SI VEDE la Storia da un’ottica completa e nella sua progressione con tutti gli “attori”: innanzitutto DIO ONNIPOTENTE, poi il principe del male e a seguire gli UOMINI con le LORO SCELTE.
È nei messaggi della Madonna che ci rendiamo conto di come stanno realmente le cose e vediamo con chiarezza le FALSE LUCI, le FALSE promesse, le FALSE SICUREZZE del mondo. In particolare ci rendiamo conto dei VERI pericoli del mondo. Senza Dio non abbiamo futuro!
Nel messaggio di Natale la Madonna ci ha portato suo Figlio, VERA PACE, e ha detto che senza di LUI non c’è futuro né benedizione, ovvero i beni spirituali ed esistenziali che si possono avere su questa terra: la gioia e i rapporti fraterni.
«Oggi vi porto mio Figlio Gesù affinché vi doni la Sua pace. Figlioli, senza la pace non avete né futuro, né benedizione, perciò ritornate alla preghiera perché il frutto della preghiera è gioia e fede, senza la quale non potete vivere». Questo AMMONIMENTO purtroppo trova orecchi SORDI, ostilità, INSOFFERENZA! La Madonna ci segnala un pericolo gravissimo e noi NON la ascoltiamo.
Questo atteggiamento di INCURANZA nei confronti delle parole della Regina della Pace ci preclude il futuro, ci porta all’autodistruzione. Senza Dio non c’è futuro né vita eterna, ascoltiamo le parola della Madre Celeste. Convertiamoci e TORNIAMO a Dio.
[Da: “La lettura cristiana della cronaca e della storia “-Blog di P. Livio-4 gennaio 2022]
I SEGRETI di Medjugorje sono VERAMENTE segreti!
Cari amici, a proposito dell’imminenza dei segreti di Medjugorje circolano notizie e ipotesi sulle quali occorre necessariamente fare puntuale CHIAREZZA. Inizio questa riflessione col dire apertamente che non sono a conoscenza della data di inizio dei segreti. Non solo: NESSUNO lo sa, a parte i sei VEGGENTI di Medjugorje.
Tre di loro hanno le apparizioni quotidiane (Marija, Vicka e Ivan), gli altri una volta l’anno (Mirjana, Ivanka e Jakov). I primi tre conoscono nove dei dieci segreti, gli altri tre li conoscono tutti.
Tutti i veggenti sono responsabilizzati rispetto ai segreti che per quanto riguarda i principali sono uguali per tutti, come ha detto Vicka in un’intervista con padre Janko Bubalo.
Chi è veramente responsabilizzata rispetto ai segreti è sicuramente la veggente Mirjana, la quale fin dal 25 dicembre 1982 conosce tutti e dieci i segreti, oltretutto ha ricevuto dalla Madonna una pergamena sulla quale essi sono elencati in ordine di tempo. In questa pergamena c’è scritto QUANDO, COSA e DOVE accadranno gli avvenimenti dei segreti. È stato poi specificato che sulla pergamena è scritto il minuto esatto dell’evento e la durata.
Sappiamo che i segreti verranno rivelati tre giorni prima, per quanto riguarda questa rivelazione verrà incaricato un sacerdote.
Questo è QUANTO si sa dei segreti. Nient’altro. Sono cose che sappiamo da quarant’anni, non è stato aggiunto nulla.
L’unica rivelazione in più a proposito dei segreti è stata fatta da Vicka in due interviste diverse ai microfoni di Radio Maria. La veggente in un primo momento aveva detto che la Madonna aveva ottenuto da Dio di essere presente con apparizioni quotidiane a uno dei tre ragazzi che tuttora ha le apparizioni quotidiane (Marija, Ivan e Vicka stessa), anche dopo la rivelazione del decimo segreto e fino al compimento del terzo segreto.
Circa due anni dopo aver detto questo, Vicka ha detto che la Madonna ha ottenuto da Dio che questa presenza con apparizioni quotidiane si protrarrà fino al compimento del decimo segreto. Questa è una GRAZIA IMMENSA!
È chiaro che, nel tempo dei segreti, sapere che la Madonna appare, sarà un grande aiuto alla fede di tutti e credo che in quel tempo la Madonna darà anche dei messaggi. Questa è l’unica rivelazione in più che c’è stata e che è stata comunicata proprio attraverso Radio Maria, dalla veggente Vicka in un’intervista che le feci personalmente in diretta.
Dopo questa rivelazione non c’è stato altro. I segreti di Medjugorje sono veramente segreti! Solamente i sei veggenti conoscono i segreti. Nessun altro conosce i segreti o qualcosa di più rispetto a quello che è noto da quarant’anni!
Non c’è nulla di più segreto dei segreti di Medjugorje, questa è la verità!
Non c’è nulla che lasci trapelare qualcosa di più rispetto a quello che è noto.
Detto questo dobbiamo aggiungere che tre veggenti non hanno ancora ricevuto il decimo segreto. Possiamo quindi ipotizzare che la rivelazione dei segreti avverrà dopo che loro avranno avuto il decimo segreto. È vero che la Madonna potrebbe rivelarlo a tutti e tre contestualmente, ma non lo sappiamo!
Il buon senso ci dice che un’ATTESA OPEROSA, orante e testimoniante è l’unica cosa che possiamo fare senza cedere a curiosità, o peggio ancora alla gola spirituale o alla pretesa di voler indicare questa o quella data come quella nella quale inizierà la rivelazione dei segreti.
[Dall’editoriale “Nulla fa presagire la imminenza dei segreti”, di Padre Livio 12 gennaio 2022]
Il SOPRANNATURALE e la SCIENZA:la dinamica delle APPARIZIONI a Medjugorje
Riprendo questo scritto-testimonianza richiestomi da amici e pubblicato da tempo, ma sempre attuale per l’informazione e i contenuti.
“Per la prima volta nella storia umana, si è in grado di avere una chiara e dettagliata risposta dalla scienza a questa domanda: cosa ACCADE quando i sei veggenti di Medjugorje dicono di vedere la Madonna?
Fingono o si verifica davvero qualcosa? E, nel caso, hanno veramente di fronte una presenza esterna o hanno una propria allucinazione?
Non era MAI ACCADUTO in precedenza che le apparizioni fossero analizzate nel modo che è stato fatto PER QUESTE apparizioni; sia perché erano altri tempi e nelle altre apparizioni la scienza non disponeva di apparecchiature adatte e di conoscenze utilizzabili, sia perché il protrarsi nel tempo di questo fenomeno e la sua regolarità quotidiana, ne fanno un CASO straordinario e una situazione privilegiata.
Queste apparizioni sono le più studiate della storia dal punto di vista scientifico, potremo dire l’UNICO CASO che ha potuto essere davvero indagato approfonditamente dagli studiosi e nelle condizioni ottimali.
Il primo studio realizzato nel 1984 ha dimostrato che durante l’apparizione i veggenti non reagiscono a nessun stimolo LUMINOSO o DOLOROSO, cui sono invece reattivi prima e dopo le apparizioni.
Studi successivi, condotti con apparecchiature più sofisticate, hanno dimostrato in modo inequivocabile che durante l’estasi esiste un innalzamento della soglia dolorifica pari almeno al 700 %(cioè non sentono dolore neanche se li pungono ripetutamente con un ago o mettono qualcosa dentro l’occhio, com’è stato sperimentato).
Gli strumenti scientifici e gli apparecchi di ripresa hanno consentito di dimostrare la sincronicità dei movimenti, visibili in modo particolare quando sono più veggenti assieme e che le estasi non possono essere un imbroglio, dal momento che le modificazioni fisiologiche prodottesi durante l’apparizione NON POSSONO essere VOLONTARIE.
Accurate e lunghe sono state le valutazioni medico- scientifiche su di loro, in un arco di tempo che va dal 1984 al 2005 concluse con il riconoscimento della normalità mentale e psicologica degli interessati, con il riconoscimento dello stato di” estasi” durante le apparizioni, e con l’ESCLUSIONE di ogni forma di inganno documentabile da parte dei veggenti stessi.
A conclusione di questi studi, è stato possibile affermare che, durante le apparizioni, i veggenti NON sono in stato di sonno o di sogno, NON hanno fenomeni epilettici (lo dimostrano gli elettroencefalogrammi) o patologie allucinatorie uditive o visive legate a anomalie a livello dei recettori sensoriali periferici (poiché le vie uditive e visive sono normali) e neppure allucinazioni parossistiche (lo dimostrano gli elettroencefalogrammi), NON hanno allucinazioni di tipo onirico come possono essere osservate nelle confusioni mentali acute o nel corso della evoluzione delle demenze atrofiche.
NON si tratta di isteria o catalessi, perché durante l’estasi i muscoli della mimica non sono inibiti, ma funzionano normalmente. E’ ESCLUSO scientificamente la MENZOGNA e l’IMBROGLIO. Viene nel contempo confermato che, durante il tempo dell’apparizione, i ragazzi PERCEPISCONO qualcosa di eccezionale.
D’altra parte la scienza da sola come tale NON può né dimostrare né contestare che la Madonna appaia o meno ai veggenti, così come non si sarebbe potuta registrare la Risurrezione di Cristo.
Si può dire però che i veggenti anche dopo 41 anni sono fisicamente e psichicamente sani e vivono un’esperienza profondamente coinvolgente, che SUPERA ogni limite umano e che fino ad oggi ha operato in loro in modo intenso e non può essere eliminata dalla loro biografia.
Per i veggenti questo è un tesoro sacro e questo fenomeno non trova tutt’ora una spiegazione medico-scientifica VALIDA.
[Dott. Giancarlo-Emma]
QUANTO ODIO C’è NEI CUORI!
Mi capita sempre più spesso di fare esperienza di situazioni del vivere sempre più difficili, direi insostenibili.
Tutto è un problema con prese di posizioni veramente senza un briciolo di comprensione verso l’altro, l’arroganza allo stato puro, per non parlare poi di assenza dell’amore…parola ormai sconosciuta che viene usata soltanto per le deviazioni del modernismo.
Riflettevo come la gente ha scacciato dal cuore il Signore, e con Lui la stima, la fiducia, la gentilezza, la sopportazione, in una parola l’affetto e la comprensione per il prossimo. Il degrado è evidente.
L’egoismo impera assoluto, il potere mediatico la fa da grande, ingannatore e maestro, tutto l’effimero possibile è diventato dottrina di vita, l’indurimento dei cuori a creato grande mal sopportazione dell’altro, non più amico ma NEMICO da evitare e da combattere se appena sfiora il tuo essere.
O uomo, dove sei finito! Nel fondo di un baratro buio, compagno di scorpioni, impaurito dalla tua stessa capacità di odio, pronto a perseguire progetti di distruzione e persecuzione, potenza di annientamento per il nulla! Ma sei infelice fino all’anarchia del tuo altro essere, dell’altra tua vera consistenza che si chiama spiritualità interiore, bellezza che grida nella tua anima, che rincorre la gioia di esistere.
Mi prende la tristezza e penso ai messaggi della Vergine Maria a Medjugorje, il Suo pressante invito di tornare all’amore di Suo Figlio, ad essere tutta la bellezza possibile, ad essere il Suo Amore come apostoli del “Suo Amore”, essere le sue mani tese, imploranti e oranti.
Allora mi rassereno, sale l’offerta e il cuore al Cielo, piccolo obolo in riparazione e consolazione per chi ha creato tutto per il Bene, ma è tradito e rinnegato. Leggiamo le parole della Madre, balsamo dell’anima in questi tempi così infelici, apocalittici e portatori di dolore.[Emma- 2022]
“Cari figli, voi SIETE la mia FORZA. Voi, apostoli miei, che, con il vostro amore, l’umiltà ed il silenzio della preghiera, fate in modo che mio Figlio venga conosciuto. Voi vivete in ME. Voi portate me nel VOSTRO CUORE. Voi sapete di AVERE una Madre che vi ama e che è venuta a portare amore”.
“Vi guardo nel Padre Celeste, guardo i vostri pensieri, i vostri dolori, le vostre sofferenze e le porto a mio Figlio. Non abbiate paura! Non perdete la speranza, perché mio Figlio ascolta sua Madre. Egli ama fin da quando è nato, ed io desidero che tutti i miei figli conoscano questo amore; che ritornino a lui coloro che, a causa del loro dolore e di incomprensioni, l’hanno abbandonato e che lo conoscano tutti coloro che non l’hanno mai conosciuto”.
“Per questo voi siete qui, apostoli miei, ed anch’io con voi come Madre. Pregate per avere la saldezza della FEDE, perché amore e misericordia vengono da una fede salda. Per mezzo dell’AMORE e della MISERICORDIA aiuterete tutti coloro che non sono coscienti di SCEGLIERE le tenebre al posto della luce.”
“Pregate per i vostri pastori, perché essi sono la forza della Chiesa che mio Figlio vi ha lasciato. Per mezzo di mio Figlio essi sono i pastori delle anime. Vi ringrazio!”
STELLE CADENTI-Le “LACRIME” di San LORENZO- ANDANDO a MEDJUGORJE in quella notte…
Ogni anno in questo periodo, ci affascinano le così dette “stelle cadenti”. E’ uno spettacolo che si rinnova ogni qualvolta le nuvole lo permettono con lo stupore e la meraviglia degli occhi e dell’animo.
PERMETTETEMI il solito ricordo in questo giorno, 10 agosto, Festa di S. Lorenzo, diacono e martire.
E’ un avvenimento del tempo passato fisso nella mente per la bellezza vissuta nel cuore e nell’anima; siamo nel 1993, su una nave della Jadrolinea, partenza da Ancona diretti a Medjugorje in pellegrinaggio per la Festa dell’Assunta; con me e i pellegrini c’è anche mia figlia Eleonora.
Erano i tempi della guerra dei Balcani (1991-1995) e la traversata dell’Adriatico era in quel momento del conflitto, la via più sicura per giungere dalla Gospa (Madonna in croato) a Medjugorje, [paese vicino a Mostar, in Bosnia-Erzegovina dove la Madonna appariva e ancora appare dopo 41anni], tralasciando così la costa o l’entro terra in pieno conflitto armato.
Già le precedenti esperienze ce lo sconsigliavano, come fu il passaggio da Sebeniko città sulla costa croata appena bombardata e con le macerie ancora fumanti, o sul PONTE improvvisato di zattere di Maslenika per riportarci sulla terra ferma, presso Zara, dopo il traghettamento e percorso sull’isola di Pag. Lo si faceva per evitare i cecchini postati in vari punti di passaggio lungo la costa croata.
Racconto tutto questo per fare partecipe chi legge della bellezza della notte di S. Lorenzo VISSUTA in quel modo, ma soprattutto in quel PERIODO della storia che ora è un caro ricordo, ma adesso anche con la consapevolezza di aver ricevuto un dono grande. La fiducia che il cielo vuole il nostro bene, sempre in ogni situazione.
Sdraiate per terra sul ponte della nave, cercando di dormire (le cabine non erano per noi, si chiedeva solo il passaggio in ponte), quindi poteva essere il bar o la sala di ritrovo o per alcuni, tra cui me ed Eleonora, sulla tolda della nave, con la prua che puntava verso Spalato.
Ma che emozioni! Il silenzio della notte rotto solo dai motori della nave e dalle onde che si infrangevano contro le fiancate; e sopra di noi un CIELO STELLATO come si vede raramente, perché senza luci svianti, solo quelle fioche della nave (mi è successo anche in montagna e proprio a Medjugorje, in particolare in quel periodo per il coprifuoco) il cielo è un quadro d’autore!
Dicevo quante emozioni, guardare il cielo sopra di noi con miriadi di stelle, ammirare la loro scia luminosa saettare nel nero del cielo!
E poi vivere la certezza che la nostra Madre Maria stava vegliando su di noi, nessuna paura ma solo aspettare con ansia l’emozione dell’incontro e dell’arrivo in quel luogo protetto dalla malvagità dell’uomo.
Rannicchiate, ci si scaldava a vicenda e poi dopo la notte…. L’alba sul mare, il cielo che si faceva zaffiro sempre più chiaro, dopo aver lasciato il suo blu-nero, trapunto di stelle che per tutta la notte aveva vegliato su di noi.
I primi bagliori che permettevano di intravedere la linea scura della costa in lontananza, la gioia di arrivare da Lei velocemente. “ E il cielo che perdeva i suoi greggi di stelle e poi quel prodigio quotidiano che è l’aurora” (M. Valtorta)
Dovrei, potrei scrivere, testimoniare tanto su l’andata a Medjugorje e l’esperienza fatta in 35 anni. Ma per ora mi bastano le “lacrime di S. Lorenzo”. Grazie per avermi letto. [Emma- 10 agosto 2022]
Nella notte di San Lorenzo si può ammirare il passaggio dello sciame meteorico delle Perseidi, tradizionalmente detto delle stelle cadenti alla cui vista è esprimere il desiderio.
Esse sono considerate anche le “LACRIME” di San Lorenzo, evocazione dei carboni ardenti su cui il santo fu martirizzato.
Le ricorda Giovanni Pascoli:
San Lorenzo, Io lo so perché tanto di stelle per l’aria tranquilla
arde e cade, perché sì gran pianto nel concavo cielo sfavilla.
Ritornava una rondine al tetto: l’uccisero: cadde tra spini:
ella aveva nel becco un insetto: la cena dei suoi rondinini.
Ora è là come in croce, che tende quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell’ombra, che attende, che pigola sempre più piano.
Anche un uomo tornava al suo nido: l’uccisero: disse: Perdono;
e restò negli aperti occhi un grido portava due bambole in dono…
Ora là, nella casa romita, lo aspettano, aspettano invano:
egli immobile, attonito, addita le bambole al cielo lontano.
E tu, Cielo, dall’alto dei mondi sereni, infinito, immortale,
oh! d’un pianto di stelle lo inondi quest’atomo opaco del Male!
VORREI PARLARTI di MEDJUGORJE.
Si, sono tanti a dire su questa realtà che esiste da più di 41 anni. Molti lo fanno e presumo che per tutti è una necessità interiore dettata dalla volontà di aiutare la Madonna e a diventare suoi “apostoli”.
Parlare di Medjugorje appartiene ai momenti più belli della mia esistenza. Per me farlo è aprire il cuore a un vissuto di gioia e di stupore. Medjugorje ha cambiato la mia vita totalmente e per sempre…neppure io me ne ero accorta che fosse cambiata così tanto, in questo modo così profondo.
Da quando non si poteva più andare là, la lontananza ha acuito il desiderio di tornare ancora.
Come ho rimpianto quei momenti, come le lacrime spuntavano e tuttora spuntano sul ciglio degli occhi, appena un ricordo qualunque mi riporta con il pensiero a quei giorni passati lì.
Anche questa sera nel risentire il frinire delle cicale, subito la mente è tornata alle tante volte che questa vivace cantilena della natura mi ha accompagnata e a volte anche infastidita per l’invadenza sonora notturna.
Mah! per me parlare di Medjugorje è come affondare la mia anima nel cammino della vita verso il cielo e l’animo si illumina, il tempo si ferma.
È un aprire il cuore e l’anima a delle realtà che sono anche difficili da spiegare, soprattutto per chi non le ha vissute di persona.
Lascio parlare il cuore, cercando nella memoria le sensazioni vissute. Lo faccio nella speranza che possa servire, perché questo è il mio unico desiderio e il motivo di questi scritti.
COME CI SEI GIUNTA?
La Madre alla fine dei suoi messaggi ringrazia dicendo “grazie per aver risposto alla mia chiamata”; da subito ho preso sul serio questa frase. Medjugorje è una “CHIAMATA”. Anche per me è stata una chiamata realizzata come solo il cielo fa da esperto d’amore.
Arrivata in quel paese nei primi anni delle apparizioni per adempiere a un voto che feci alla Madonna, da subito senti che lì veramente la Madonna appariva ai ragazzi veggenti. Mi convinsi che non c’era nessuna falsità e che se lì c’era davvero la Madonna, Dio c’era, Lui era la verità e la certezza, la presenza della Madonna era la conferma della mia fede.
Sentì da subito impellente il desiderio di aiutare la MADRE come un’urgenza alla quale non potevo sottrarmi nella consapevolezza che avrei potuto e voluto donare ad altri l’ardore conosciuto dalla Sua venuta sulla terra.
Era ed è più forte della mia volontà …tornare con altri per far conoscere quella pace, quella magia divina, quella dolcezza, quel profumo di pulito che ho vissuto in quel luogo benedetto dal cielo.
Per me Medjugorje è TUTTO e mi commuovo ogni volta che ci penso. Parlarti di Medjugorje è mettere a NUDO il mio cuore e la mia anima. Lì senti come il cielo ti è vicino, lì senti che la Madonna è vera che c’è, durante l’apparizione è proprio lì, vicino a te.
Mi è successo a volte che per la posizione avuta tra le persone, Lei era proprio sopra la mia testa, da li guardava la veggente e i Suoi figli; (dentro di me ardeva il cuore e le lacrime scendevano senza controllo).
Non la vedi con gli occhi della carne ma la vedi con gli occhi del cuore, ne hai la certezza che lei ti vede, ti accarezza, ti ama, ti protegge, ti capisce, ti guarisce, ti aiuta, ti abbraccia, ti sostiene.
Tutto l’amore che si desidera nella vita lì, in quel luogo, lo trovi nei momenti di comunione tra te e il tuo Signore, tutta la tenerezza desiderata è lì, presente nel tuo cuore immerso nell’oceano del trascendente.
Lì, ti senti unica, preziosa, ami la bellezza dentro di te completamente unita a Lui e alla Vergine Maria, la tua mamma.
Le ore di preghiera, di Liturgia, di Adorazione al Santissimo Sacramento e alla S. Croce non solo non pesano ma anzi sono vissute con tutto l’entusiasmo e la riconoscenza per quella unione che si forma, guardare e sentire l’intero creato che ti circonda lui stesso prostrato nel ringraziamento al Suo Creatore.
COSA SONO I MONTI DA SALIRE?
Poi le salite ai monti, al monte delle apparizioni, con fatica, sudore, con la gioia di arrivare a toccare i luoghi dove la Madonna è apparsa tantissime volte, rivivere le esperienze delle apparizioni notturne straordinarie, fermarsi nel silenzio delle voci per ascoltare il tuo cuore che parla al Suo Creatore, urlare nel silenzio il perché del succedersi degli eventi dolorosi nella tua vita, il perché delle croci, il perché del dolore e del male; versare lacrime liberatrici che portano sollievo allo spirito e una possibilità di pace ritrovata.
La salita al monte della Croce è più ardua e difficile tra sassi appuntiti grandi e taglienti.
Rivivere sulla tua carne le sofferenze di Gesù Cristo nella salita al Calvario salendo al monte della Croce. Con Lui salire passo dopo passo e sasso dopo sasso, caduta dopo caduta, rivissuta metaforicamente nel tuo cuore, ramo dopo ramo a cui chiedi l’aiuto nell’aggrapparsi per continuare a salire.
Stazione dopo stazione ecco la Croce alta, bianca di cemento. Redenzione, ristoro, seduta sui sassi chiuse le labbra nel silenzio orante dell’anima. Da lassù il mondo è lontano. Tutto tace nella contemplazione del bianco dei monti Balcani lontani, del verde variegato della vallata sottostante, delle case e della Chiesa chiusa dai due campanili.
Tutto è più chiaro. L’amore ha trionfato. La vita ha uno scopo più grande da vivere, la gioia e la serenità si intrecciano nel ringraziamento del perché sei stato creato, e qual è il fine della tua esistenza; Dio ci ha creati per conoscerlo, amarlo e servirlo in questa vita, e per goderlo poi, nell’altra, in paradiso.
Ora ripensando il tutto mi viene spontaneo di pensare al quel passo del Vangelo della seconda lettera a Timoteo di S. Paolo- “è giunto il momento di sciogliere le vele, ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho conservato la fede”.
[Emma- agosto 2022]
INTERVISTA a VICKA sul SUO VIAGGIO nell’ALDILA’
(4 Gennaio 2000)
Padre Livio: Quando è venuto Jakov a Radio Maria per rendere la sua testimonianza, ha fatto una affermazione che mi ha fatto riflettere. Quando la Madonna ha detto a te e a lui che vi avrebbe portato a vedere il paradiso, il purgatorio e l’inferno, Jakov ha sostenuto che lui non voleva venire non soltanto perché era figlio unico, ma anche per un’altra ragione molto diversa.
Lui dice che aveva accolto con molta gioia le apparizioni della Madonna con tutto quello che esse comportano, ma andare anche nell’aldilà gli sembrava una cosa troppo grossa per lui, che era così piccolo. In altre parole aveva timore per questo nuovo dono.
Vicka: La mia reazione è stata diversa. Ricordo che io e Jakov eravamo nella sua casa quando è venuta la Madonna che ci ha detto che ci avrebbe portato a vedere il paradiso, il purgatorio e l’inferno. Jakov allora ha risposto alla Madonna di portare Vicka, perché lei aveva tanti fratelli e sorelle, mentre lui era figlio unico. Lui forse aveva paura di non ritornare più. Io invece pensavo fra me a quanto tempo, ore, giorni, settimane, ci sarebbe voluto.
Padre Livio: Tu non hai avuto paura?
Vicka: No, no, non ci ho neppure pensato. Mi sono detta: “Se la Madonna lo vuole, se è qualcosa che Lei desidera, io obbedisco”.
Padre Livio: Si deve fare sempre quello che lei dice.
Vicka: Poi la Madonna ha detto: “Venite con me” e ha preso me per la mano destra e Jakov per la mano sinistra, mentre il tetto si è aperto per lasciarci passare.
Padre Livio: E’ stata un’esperienza assolutamente unica.
Vicka: In un momento siamo giunti in paradiso, dove abbiamo visto una grande luce.
Padre Livio: Tu Vicka hai trovato il tempo di guardare in giù, vedendo la terra dall’alto?
Vicka: Certo che ho guardato. Si vedevano le cose molto piccole, come quando si guardano da un aereo.
Padre Livio: Sicché tu in quel momento non ti sei fatta prendere dal panico e hai guardato tutto?
Vicka: Sì, sì, ho guardato tutto.
Padre Livio: Jakov non ha guardato forse perché era spaventato. In fondo era ancora un bambino di undici anni, mentre tu ne avevi già diciotto.
Vicka: Quando siamo entrati in paradiso ho visto un grande spazio e una luce che non esiste qui sulla terra.
Padre Livio: E’ la luce di Dio? Si potrebbe dire che quella luce è Dio?
Vicka: E’ una luce che può arrivare solo da Dio. Non ho mai visto una luce come quella.
Padre Livio: Ciò che è soprannaturale è inesprimibile con le nostre parole.
Vicka: E ho visto un grande numero di persone, tutte uguali, non grasse, non magre, e vestite con tre colori diversi: grigio, giallo e rosso. Tutti camminano, cantano e pregano, mentre dei piccoli angeli volano.
La Madonna ci ha detto: “Guardate come sono felici e contente le persone che sono qui in paradiso”. Si vedeva in loro una gioia che non si può descrivere e che non esiste qui sulla terra.
Padre Livio: Senti Vicka, vorrei farti una domanda un po’ particolare: “Hai provato più gioia quando sei stata in paradiso, o quando vedi la Madonna?”
Vicka: Quando vedo la Madonna.
Padre Livio: Invece Jakov ha provato qualcosa di ancora più grande in paradiso
Vicka: Io di più quando vedo la Madonna.
Padre Livio: Quindi è possibile che anche voi veggenti possiate sentire diversamente la medesima cosa?
Vicka: Certamente. Ognuno di noi è diverso dall’altro.
Padre Livio: Ognuno di noi ha una sua recettività spirituale propria.
Vicka: E’ vero, ognuno ha una sua sensibilità interiore.
Padre Livio: Per esempio tu, se mi ricordo bene, dici di sentire molto la Madonna come amica.
Vicka: Sì, ma…più che amica.
Padre Livio: Forse come madre?
Vicka: La sento anche come madre, ma ancora più come amica, anche se non ci sono parole per descrivere.
Padre Livio: Ritorniamo in paradiso. E’ un luogo?
Vicka: Certamente. Si entra attraverso una grande porta. Noi siamo entrati e siamo avanzati solo di qualche metro.
Padre Livio: Questa mattina ho sentito che hai dato una bella risposta a un gruppo di pellegrini che ti avevano chiesto se c’è più gente in paradiso o all’inferno.
Vicka: Oh, in paradiso!
Padre Livio: C’è molta più gente in paradiso?
Vicka: Molta di più, grazie a Dio.
Padre Livio: Si può vivere già un anticipo di paradiso qui su questa terra?
Vicka: Sì, anche la Madonna dice che qui sulla terra si può già anticipare il paradiso, il purgatorio e l’inferno. Dipende da quello che noi scegliamo.
Padre Livio: In che modo si può sperimentare il paradiso già qui sulla terra?
Vicka: Dio non ci chiede così tanto. Si tratta di vivere il suo messaggio, di trasmettere la gioia e l’amore e fare tutte queste cose semplici.
Padre Livio: Insomma basterebbe mettere in pratica i comandamenti.
Vicka: Certo, vivere i comandamenti e condurre una vita cristiana normale, senza cose particolari.
Padre Livio: Adesso parliamo del purgatorio
Vicka: Anche il purgatorio è un grande spazio, ma lì non si vedono le persone, ma soltanto una grande nebbia, dove si sente che le persone soffrono. La Madonna ci ha detto che le persone che si trovano in purgatorio aspettano le nostre preghiere per poter entrare presto in paradiso.
Padre Livio: Secondo te questa grande nebbia, che è né buio né luce, che cosa potrebbe significare?
Vicka: Vedo una speranza.
Padre Livio: Ci sono dei mistici, come ad esempio S. Caterina da Genova, che affermano che in purgatorio c’è sofferenza e gioia insieme. C’è sofferenza perché le anime sono lontane da Dio, ma c’è anche gioia perché sanno che un giorno lo vedranno.
Vicka: A noi la Madonna ha fatto vedere la loro sofferenza.
Padre Livio: Però una sofferenza con la speranza.
Vicka: La Madonna ha detto che noi possiamo aiutarle con le nostre preghiere. Dipende dalle nostre preghiere se possono entrare prima in paradiso.
Padre Livio: Mi pare molto importante sottolineare che aiutare le anime del purgatorio con le preghiere è una grande carità.
Vicka: Sì, è vero, è una grande carità.
Padre Livio: La Madonna vi ha detto chi va in purgatorio?
Vicka: No, non lo ha spiegato. Ci ha dato solo la possibilità di vedere.
Padre Livio: E’ un luogo di purificazione, dove vanno le persone ancora imperfette, che non sono ancora pronte per andare in paradiso.
Vicka: Sì.
Padre Livio: Anche il purgatorio è un luogo?
Vicka: Sì è un luogo, ma diverso dal paradiso.
Padre Livio: Adesso parlaci dell’inferno.
Vicka: L’inferno è un grande spazio con un mezzo un grande fuoco. Si vedono le persone che prima di precipitare nel fuoco sono normali, ma quando entrano nel fuoco si trasformano in orribili animali. E’ una cosa così spaventosa che non è possibile descriverla.
Padre Livio: Si sentono bestemmie?
Vicka: Sì, tantissime bestemmie, diverse, che tutti gridano nello stesso momento…
Padre Livio: Odiano Dio?
Vicka: Odiano Dio con tutti se stessi.
Padre Livio: Ci sono alcuni che sostengono che all’inferno c’è ancora possibilità di conversione.
Vicka: I peccatori qui sulla terra hanno la possibilità di convertirsi. Ma per quelli che sono all’inferno non si può fare niente. Per loro non c’è più possibilità perché le persone che si trovano all’inferno sono andate di loro propria volontà, perché hanno voluto.
Padre Livio: Senti, Vicka, mi permetto di farti una domanda un po’ particolare…
Vicka: Fai pure, per me non c’è problema.
Padre Livio: In che modo la Madonna guarda a quelli che si trovano all’inferno: con pietà?
Vicka: La Madonna guarda sempre con pietà, ma sono loro che guardano con odio.
Padre Livio: Questo odio è una sofferenza per Dio?
Vicka: Certo, per Dio è una sofferenza. Dio ha dato la libertà e loro hanno scelto contro di Lui. Dio non manda nessuno all’inferno, ma ci va chi vuole andarci.
Padre Livio: Alcuni dicono che un inferno eterno sarebbe una punizione troppo grave…
Vicka: L’inferno è eterno.
Padre Livio: Perché, a tuo parere, La Madonna ha portato te e Jakov a vedere l’aldilà?
Vicka: Perché tantissimi non ci pensano o pensano che con la morte finisce tutto. La Madonna ha detto che questo è un grande sbaglio, perché noi qui sulla terra siamo solo passeggeri e dopo la morte continua un’altra vita.
Padre Livio: Purtroppo oggi ci sono molte persone che muoiono senza fede e senza preghiera e anche i loro parenti, che magari si trovano in casa con loro, non li aiutano spiritualmente e li lasciano morire come se fossero degli animali…Come dobbiamo aiutare i nostri malati ad affrontare la morte?
Vicka: Dobbiamo stare loro vicino con tanto amore. E’ importante la nostra presenza e la nostra preghiera. Anche se la nostra preghiera è fatta in silenzio, Dio la ascolta.
(Intervista di Padre Livio a Vicka in diretta su Radio Maria
“La Regina della Pace” – finalmente in rete il video-documentario di Saverio Gaeta. Si sottolinea la bellezza e l’esatta documentazione . (Clicca sulla foto)
Filmato storico del 1990 – “La Regina della Pace, interviste ai veggenti” (Clicca sulla foto)