Messaggio dato dalla Regina della Pace il 25 novembre 2000: ” Gioisco con voi e desidero dirvi che vostro fratello Slavko è nato al Cielo e che intercede per voi.” (Clicca per vedere le foto di P. Slavko, da giovane e ascoltare la canzone scritta dalla Comunità Cenacolo)
Slavko Barbaric è venuto a mancare il 24 novembre 2000 alle ore 15.30. Dopo aver completato il rito della Via Crucis, che come ogni venerdì eseguiva insieme ai pellegrini ed ai parrocchiani, ha iniziato ad avvertire dolori. Si è seduto su un masso a pochi metri dalla sommità del monte della croce, si è rapidamente accasciato, ha perso conoscenza ed ha reso l’anima al Signore.
Mi è caro riportare alcuni passaggi da una catechesi “ a braccio” per i pellegrini presenti con me a Medjugorje l’8 dicembre 1984. Penso che sia il miglior modo di ricordarlo!
“Due messaggi di novembre sono importanti per vedere in quale direzione pregare e comportarsi. In un messaggio ha detto: «Cari figli, voi siete un popolo eletto e il Signore vi dà tante grazie. Ma voi non avete ancora capito: non ho altro da dirvi che questo: pregate, pregate, pregate. E nella preghiera capirete il mio amore verso di voi e l’amore del Signore» . A questo messaggio si può dire una parola: la Madonna si comporta come una Mamma che ha preparato una grande tavola con tanti cibi e bevande e vede agli angoli della casa i figli che si lamentano: «ho fame, ho sete, sono in conflitto, non ho pace…». E la Mamma può dire: «venite, guardate, ho preparato tutto, venite, sedetevi insieme. Mangeremo insieme e non esisterà più fame, sete… avrete pace». Allora, tutto è preparato. Il Signore ha dato tutto. Se aspettiamo è un po’ colpa nostra. Apriamoci! In un altro messaggio di novembre ha detto: «Voi non capite ancora che significato hanno i messaggi che ho dato, che il Signore ha dato tramite mio. Pregate lo Spirito Santo che vi illumini e possiate capire». Allora: pregare lo Spirito Santo. Ricorderete altri messaggi riguardanti lo Spirito Santo. Ha detto una volta: «Voi domandate tante cose: domandate prima lo Spirito Santo e se Lui viene, tutto il resto vi sarà dato». Il 18 ottobre ha domandato a tutti: «Oggi vi dico, cari figli, leggete la Bibbia. Mettetela in un posto visibile nelle vostre case, che vi dia un impulso per leggere e per pregare». Era la festa di S. Luca, evangelista. S. Luca ha scritto tante cose della Madonna: il suo discorso con l’angelo, la sua preghiera: il Magnificat. Solo la Madonna poteva dirgli queste cose. È molto importante che noi sappiamo che la Madonna ci domanda il Rosario intero ogni giorno (intero, cioè i misteri gaudiosi, dolorosi e gloriosi): senza conoscere la Bibbia non possiamo contemplare, meditare bene. E la Madonna domanda allora questi misteri, non solo per dire centocinquanta Ave Maria per giorno e dire: «basta, ho finito!». Non è questo il senso della preghiera. In un messaggio ha detto: «Pregate col cuore», cioè, si può dire in questo modo: contemplando i misteri della mia vita, della vita di Gesù mio Figlio, avvicinatevi alla vostra redenzione. Per esempio, se dite «contempliamo il 2° mistero gaudioso», noi meditiamo come la Madonna ha visitato la sua cugina Elisabetta. Questo non lo diciamo solo per dire: noi sappiamo che tu, Maria, hai visitato Elisabetta. La Madonna vuole che da questo suo esempio prendiamo, troviamo un concreto impulso e questo avviene se durante la contemplazione di questo mistero abbiamo la risposta per noi: chi ci aspetta oggi, chi aspetta il nostro aiuto, il nostro tempo, la nostra parola, la nostra consolazione… Abbiamo contemplato bene se continuiamo a fare secondo la preghiera, la meditazione, la contemplazione, la preghiera continua… Pregare il Rosario col cuore significa per ogni mistero cercare e trovare per la vita concreta impulsi concreti. Se non potete perdonare a qualcuno o se è difficile riconciliarsi… perché non meditare il 5″ mistero doloroso: Gesù perdona a tutti. E se noi contempliamo questo mistero col cuore, avremo la grazia e potremo perdonare e riconciliarci. Si può dire: in questo momento comincia la nostra conversione, quando la parola comincia a muoverci. Gesù ha detto una volta: la mia parola è come una spada, cioè non vi lascia tranquilli fin che siete nei peccati, nell’odio, finche non potete perdonare. La parola non vi lascerà finche non avrà portato frutto. Per noi tutti vale questo: cominciare, prendere tempo e la preghiera si svilupperà. La preghiera viene pregando. Non con la teoria sulla preghiera. La preghiera viene pregando, come l’appetito viene mangiando. Dire: non so pregare non significa che non si debba cominciare. Questa è una scusa: «non so». Devo trovare il tempo, prendere la Bibbia, il Rosario. Cominciate e vedrete!” (P. Slavko Barbaric – Medjugorje 8 dicembre 1984) ( testo di Giancarlo Comeri)